Il patrimonio delle Casseprevidenziali privatepiù 22% negli ultimi 4 anni

Presentati stamani a Roma i dati Adepp del II Rapporto sugli investimenti

Negli ultimi quattro anni il patrimonio delle Casse di previdenza private e privatizzate, in Italia, “è risultato essere sempre crescente”, perché salito “dai circa 65,6 miliardi di euro del 2013 ai circa 80 di fine 2016, con un incremento complessivo di 22 punti percentuali”. Il dato emerge dal II Rapporto sugli investimenti dell’Adepp (Associazione Degli Enti Previdenziali Privati), presentato questa mattina a palazzo Wedekind, a Roma. Due le ragioni di questa crescita: essa dipende innanzitutto dai contributi complessivamente incassati, che risultano superiori alle uscite derivanti dalle prestazioni offerte, ma anche dai rendimenti sulle operazioni finanziarie.

Quanto agli investimenti immobiliari, nei quali rientrano anche le quote di fondi immobiliari e le partecipazioni in società immobiliari controllate dalle Casse, l’ ammontare nel 2016 è pari a 19,1 miliardi di euro. Nel dettaglio, gli immobili di proprietà delle Casse hanno un valore di 5,8 miliardi, pari al 7,3% delle attività totali. Effettuando un confronto con il dato di fine 2013, emerge un calo considerevole sia in valore assoluto (circa 5,7 miliardi), sia in percentuale dell’attivo (circa 14 punti percentuali).

Relativamente alla localizzazione, si evidenzia che il 70% degli edifici è ubicato nel centro Italia (a Roma il 95% di questi), mentre circa un quarto è localizzato nel nord del Paese (prevalentemente a Milano). Si tratta di immobili residenziali nel 44,9% dei casi. Gli uffici invece sono il 28,1%, mentre le destinazioni ad uso strumentale e commerciale sono pari, rispettivamente, al 10 e al 9%.

Altro capitolo importante è quello relativo al risparmio dei professionisti che versano i contributi alle Casse. Esso rende, in media, il 3,7% lordo. A questo proposito il presidente dell’Associazione, Alberto Oliveti, ha spiegato che “in un Paese dove il sistema pensionistico è sotto pressione, gli investimenti delle Casse portano ai loro iscritti un 3% netto”, evidenziando altresì che “se fossimo residenti altrove, in Europa, non avremmo dovuto pagare mezzo miliardo di imposte e il risultato avrebbe potuto sfiorare il 3,7%” netto.

L’Adepp sottolinea inoltre che l’introduzione innovativa della detassazione integrale sui Pir (Piani individuali di risparmio) istituzionali, ha portato allo stesso tempo all’abbandono dei crediti d’imposta concessi alle Casse nel 2015 e nel 2016. In altre parole, le tasse quest’anno per gli Enti di previdenza privati saranno maggiori rispetto all’anno precedente di almeno 30 milioni di euro, cioè quanto prima veniva risparmiato, in virtù dell’applicazione del credito d’imposta, che era consentito da alcuni provvedimenti governativi degli anni scorsi.

Marco Assab

Nasce a Siracusa nel 1988. Si diploma in recitazione e dizione all’Accademia del cinema e della televisione di Cinecittà nel 2008. Consegue la laurea triennale in Scienze della comunicazione nel 2012 e quella magistrale in editoria e giornalismo nel 2014. Ha svolto un anno di Servizio Civile. Gestisce un canale Youtube e le relative pagine social.