Conferenza stampa di presentazione della " Fondazione Teatro Valle Bene Comune ". Nella foto il Teatro Valle (MARCELLINO RADOGNA, ROMA - 2013-09-18) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Al Valle non cambia nulla
foyer nuovo sala abbandonata
inascoltati gli appelli

Sono 2 anni che lo storico teatro è abbandonato
L’amministrazione comunale è impantanata

La prima del capolavoro di Pirandello “Sette personaggi in cerca di autore” venne inscenata nel 1917 al Teatro Valle di Roma. Oggi, però, il passaggio tra la sala e il foyer è murato. Questa situazione è iniziata il 31 maggio 2010 dopo la chiusura dell’Ente Teatrale Italiano, l’organo che gestiva lo stabile. Dopo meno di un mese dalla cancellazione dell’ente, un gruppo di lavoratori del settore e cittadini, con il fine di continuare la programmazione del teatro, occupa lo stabile.

Inizia così l’esperienza del Teatro Valle Occupato. Nei due anni di autogestione, gli attivisti hanno sviluppato nuove politiche culturali con il fine di coinvolgere la città e gli artisti più importanti del teatro nazionale. Dopo il tentativo fallito di creare una Fondazione che potesse assumere la gestione dello stabile in maniera legale, l’11 agosto del 2014 gli occupanti lasciano pacificamente il Valle. Dal canto loro, le istituzioni comunali promettono di restaurare e riaprire il teatro al pubblico. Sono passati due anni dalla seconda chiusura e il teatro rimane abbandonato. La sindaca Raggi che si era espressa sul teatro in campagna elettorale oggi sembra non riuscire a mediare tra le promesse di ristrutturazione e la realtà del bilancio.

Anche Gigi Proietti, irresistibile volto del teatro capitolino, si è espresso sulla faccenda giudicandola impensabile per una capitale. E’ anche impensabile che è stato inaugurato nuovamente solo il foyer, mentre a settembre l’assessore alla cultura Bergamo non annoverava il Valle tra le priorità della città.

William Valentini

Si laurea in Scienze Politiche con una tesi sullo sviluppo delle politiche sportive in Urss. Considera lo sport una manifestazione sociale, non una mera competizione. Ha collaborato con diverse testate on line e con la rivista Ama Roma, raccontando i club sportivi romani. Adesso scrive su Crampi Sportivi.