Mario Castagnacci, uno dei due giovani accusati dell’omicidio di Emanuele Morganti, era stato fermato a Roma giovedì 23 marzo perché trovato in possesso di centinaia di dosi di droga, ma poi rilasciato la mattina successiva. Ad eseguire il fermo erano stati i carabinieri della stazione San Pietro durante un’operazione antidroga in un appartamento a Roma. Nel corso della perquisizione erano state trovate 300 dosi di cocaina, 150 di crack e 600 di hashish. Il gip ha però riconosciuto la tesi difensiva del “consumo di gruppo”, che ha portato alla scarcerazione di Castagnacci e dei tre complici.
Intanto ad Alatri la tensione resta alta. Ieri sera si è svolta una fiaccolata, organizzata dal Comune, alla quale hanno preso parte oltre duemila persone. Durante il corteo (il secondo in due giorni dopo quello di martedì nella frazione di Tecchiena, dove la vittima era cresciuta) che ha attraversato le vie del centro storico, una giornalista del programma di La7 Tagadà, Irene Buscemi, sarebbe stata aggredita da alcuni tra amici e parenti di Morganti, che le avrebbero sottratto la telecamera. Oggi invece la Procura di Frosinone assegnerà l’incarico di eseguire l’autopsia sul cadavere. L’esame autoptico si svolgerà a Roma.