Ancora proteste in Tunisiaforze dell'ordine in nottataristabiliscono la calma

Quasi 800 arresti, molti di minorenni Chibani: istigatori presto smascherati

Non si placano le rivolte nelle città della Tunisia, che ha vissuto altre difficili giornate di proteste diffuse. Ieri tuttavia, la notte è trascorsa relativamente tranquilla dal punto di vista dell’ordine pubblico ad eccezione di qualche episodio di tensione a Siliana, Karisserine, Cité Bourji, Douz e nei quartieri nei dintorni di Tunisi, dove unità dell’esercito e di polizia sono intervenute ristabilire la calma.

Lo ha riferito nelle ultime ore il portavoce del ministero dell’Interno Khalifa Chibani, parlando di 778 persone arrestate nel corso delle ultime notti, tra gruppi di giovani manifestanti e forze di polizia. Nello specifico, oltre la metà di loro hanno tra i 21 e i 30 anni, circa un terzo persino tra i 15 e i 20. Nei loro confronti le accuse sono di devastazione, saccheggio, oltraggio al pubblico ufficiale. Tra gli arrestati, ci sono anche 16 estremisti islamici. Numerosi anche i feriti, oltre ai danni ad autoveicoli, mezzi e beni delle forze di sicurezza.

Ieri in serata, lo stesso Chibani ha ribadito che le proteste violente degli ultimi giorni non hanno nulla a che vedere con le manifestazioni legittime contro l’aumento dei prezzi e il carovita, ma sono piuttosto da classificare come atti vandalici, tentativi di saccheggio e devastazione di beni pubblici e privati. Secondo Chibani sono “il frutto di un’organizzazione minuziosa i cui istigatori verranno smascherati”.

Giulia Turco

Giulia Turco, 22 anni. Approda al Master in Giornalismo dopo la Laurea triennale in Lettere Moderne, conseguita a Bologna, la sua città. Inglese, francese, spagnolo le lingue apprese durante gli studi, che le permettono di coltivare una delle sue più grandi passioni: il viaggio. Parole chiave: curiosità, passione, determinazione. Fanno di lei un occhio attento, pronto a cogliere e interpretare i grandi e piccoli cambiamenti delle società di oggi.