Pakistan, attentato suicida
in una scuola di polizia
60 morti e 120 feriti

E in Kenya Al-Qaeda colpisce
in un hotel: almeno 12 i morti

Terzo attacco terroristico in dieci anni al Baluchistan Police College, scuola di polizia vicino alla città di Quetta, in Pakistan. Nella tarda serata di ieri tre uomini a volto coperto e con cinture esplosive hanno interrotto la routine dell’istituto con un’irruzione nell’edificio, aprendo il fuoco sugli allievi a colpi di Kalashnikov. Il bilancio parla di circa 60 vittime e 120 feriti tra reclute e personale di sicurezza della scuola.

Non è ancora chiara la sequenza esatta degli eventi. Molti allievi si sono feriti o sono morti saltando dal tetto del centro, dove si erano rifugiati. Il generale dei Corpi di frontiera della provincia Sher Afghan ha raccontato che i primi due kamikaze sono riusciti a farsi saltare in aria, provocando molte vittime, mentre il terzo è stato abbattuto dai soldati. Per ore si sono sentite in tutta la zona circostante raffiche di colpi di arma da fuoco.

Gli assalitori risultano affiliati al gruppo Al-Alimi, fazione di Lashkar-i Jangvi, organizzazione jihadista anti-sciita, anche se ancora nessun gruppo ha rivendicato l’attentato. Secondo le intercettazioni telefoniche i terroristi erano in diretto contatto con l’Afghanistan. In mattinata, il ministro dell’Interno del Baluchistan Safraz Bugti ha affermato che tutte le operazioni militari, durate ore, sul luogo si sono ormai concluse.

La zona intorno alla città di Quetta si conferma una delle aree più delicate del Pakistan. Nel 2006 sei poliziotti erano rimasti uccisi dopo il lancio di alcuni razzi contro l’accademia. Solo due anni dopo l’istituto era stato nuovamente preso di mira da alcuni uomini armati, mentre ad agosto di quest’anno a Quetta un attentatore suicida, affiliato allo Stato Islamico, aveva ucciso 73 persone.

Strage in Kenya, finora 12 morti in un albergo. Questa mattina a Mandurah, nel nord-est del Kenya, un gruppo di miliziani islamisti somali ha preso di mira la Bisharo Guest House. Entrati nell’hotel dopo il lancio di granate e ordigni esplosivi improvvisati, hanno poi fatto irruzione in diverse stanze uccidendo alcuni dei 33 ospiti della struttura. Si tratta perlopiù di cittadini stranieri. “Non sappiamo quante persone siano ancora intrappolate all’interno, ma stiamo lavorando per raggiungerle” – ha riferito un funzionario della polizia. Gli artificieri sono a lavoro per individuare eventuali trappole esplosive piazzate dai terroristi, i quali dopo l’attacco sembrano essere fuggiti in direzione del confine somalo.

Gli estremisti di Al-Shabaab, legati alla rete terroristica internazionale di Al-Qaeda, hanno subito rivendicato la responsabilità dell’attentato affermando di aver ucciso almeno 20 persone. L’obiettivo dichiarato di questa cellula terroristica è la creazione di uno stato islamico nel Corno d’Africa.

Carmelo Leo

Nato a Messina nel 1993, ha conseguito la laurea triennale in Scienze delle Relazioni Internazionali e Politiche nel 2016 con una tesi dal titolo “Il declino del sogno americano: gli Stati Uniti nel tornante storico del Sessantotto”. Dopo qualche breve esperienza giornalistica online si è iscritto al Master in Giornalismo della LUMSA. Appassionato di storie, che siano esse libri, film, racconti, videogiochi o canzoni.