Calcio in tv, è stallosui diritti della Serie Atroppo basse le offerte

Adesso trattative private Lega-emittenti alla finestra l'intermediaria Mediapro

Il calcio italiano fatica a trovare una casa in tv per i prossimi tre anni. Non c’è ancora, infatti, il lieto fine sulla telenovela legata ai diritti televisivi delle partite di Serie A per il triennio 2018-2021. Dopo il fallimento della trattativa della scorsa estate, ieri pomeriggio si è arrivati a un nuovo nulla di fatto. Le offerte pervenute per i quattro pacchetti, messi a punto dalla Lega calcio e dall’advisor Infront, sono state infatti di molto inferiori alla base d’asta, fissata a un miliardo e 50 milioni di euro. E adesso si aprono nuovi scenari: saranno giorni di trattative private con i soggetti che hanno presentato le offerte, in vista di venerdì 26 gennaio, quando si terrà l’ultima assemblea utile per l’assegnazione. In caso di fumata nera, poi, verranno analizzate le offerte presentate dalle società intermediarie (BeIn Sports e Mediapro).

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L’assemblea di ieri. La somma delle offerte dei vari Sky, Premium, Tim, Italian Way e Perform si è fermata a 785 milioni di euro. Una cifra giudicata non consona al valore del diritto esclusivo di trasmissione delle partite, con servizi a bordo campo e negli spogliatoi. Sky ha messo sul piatto 260 milioni all’anno per il pacchetto A, che comprende su satellite i match delle sei squadre migliori (tranne la Roma) e 160 milioni per le stesse partite via internet (pacchetto C), ma non ha superato il minimo di 310 milioni per il pacchetto D, contenente tutte le altre squadre. Per le partite via internet sono arrivate offerte anche da Tim e Perform. Premium, interessata invece solo al pacchetto B (le squadre migliori per il digitale terrestre), ha offerto 200 milioni, meno del minimo previsto.

Il piano B. L’obiettivo della Lega calcio è, se non si arrivasse all’introito sperato di un miliardo e 50 milioni, almeno superare i 946 milioni di euro. La stessa cifra incassata con l’attuale bando, in scadenza a giugno. Per questo nelle ultime ore si sta facendo largo l’eventualità di accettare l’offerta di un intermediario indipendente. Ieri si è candidata la spagnola Mediapro (che detiene anche i diritti della Liga spagnola), che secondo Calcio e finanza ha messo sul piatto 990 milioni per tutti i pacchetti. L’intenzione del gruppo spagnolo sarebbe quella di creare un canale della Serie A da dare poi in affitto alle varie televisioni.

Carmelo Leo

Nato a Messina nel 1993, ha conseguito la laurea triennale in Scienze delle Relazioni Internazionali e Politiche nel 2016 con una tesi dal titolo “Il declino del sogno americano: gli Stati Uniti nel tornante storico del Sessantotto”. Dopo qualche breve esperienza giornalistica online si è iscritto al Master in Giornalismo della LUMSA. Appassionato di storie, che siano esse libri, film, racconti, videogiochi o canzoni.