Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini (D), con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni sul palco allestito in Piazza Maggiore a Bologna, 8 novembre 2015. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

Il Centrodestra corre unitolistone unico alle politicheil quadrifoglio come simbolo

Coalizione a confronto sul programma ancora riserve sul candidato premier

Il “logo” c’è, mancano programma e regole comuni. La lista unica del Centrodestra per le prossime elezioni politiche inizia a prendere corpo. Ieri sul giornale di area berlusconiana FreeNewsOnline è comparso il probabile simbolo della coalizione, oggi subito rimosso. Un quadrifoglio che dentro ai petali riproduce i loghi di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Manca il quarto petalo, che probabilmente verrà occupato da un piccolo partito in cerca di seggi parlamentari.

Fase iniziale. Del resto, siamo ancora allo stadio primordiale. L’idea di coalizione, che Renato Brunetta sta portando avanti per mano del Cavaliere, è tutt’altro che sicura. Nulla vieta a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni di tirarsi fuori per correre da soli. Il quadrifoglio però è un chiaro esempio di come la pensa Silvio Berlusconi, soprattutto alla luce dello stallo in materia di legge elettorale.

Le incognite. I dubbi di Berlusconi sono ormai svaniti, anche perché, come ha dichiarato la senatrice Anna Maria Bernini, «è la forza delle cose a spingerci in quella direzione». I dubbi però, dalle altre parti ci sono eccome. Sia Lega che Fratelli d’Italia non vorrebbero rinunciare alle proprie identità per mettersi in una coalizione che, candidato premier o no, avrebbe in testa Berlusconi. E anche in Forza Italia non è tutto scontato. Molti forzisti avrebbero paura di essere schiacciati dai “sovranisti” specie su temi come immigrazione e rapporti con l’Europa. Secondo un sondaggio Emg di lunedì 4 settembre un’alleanza a tre porterebbe a 231 seggi, quindi niente maggioranza. E questo Berlusconi lo sa.

Non solo programma. I punti da mettere a posto sono ancora tanti. A cominciare dal programma, per non cadere in una disputa continua su Flat Tax (la tassa nazionale unica) e doppia moneta, tanto cara al Cavaliere. Tutte le teste convergono verso una possibile soluzione: il comitato. Non solo in funzione programmatica, ma utile anche per fissare delle regole comuni da conservare fino alla primavera elettorale. Comitato, però, che non può essere riunito prima delle regionali in Sicilia, il vero nodo che chiarirà il futuro politico del centrodestra.

Fabio Simonelli

Nato a Varese il 5/10/1993, ha frequentato il liceo classico ed è laureato in lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Parla correttamente quattro lingue, e nel 2016 ha completato la sua formazione con un’esperienza all’estero alla UBA (Universidad de Buenos Aires).