Cinema2day, alla riscoperta del fascino della sala

Rievocare la magia della sala cinematografica, avvicinare nuovamente gli spettatori alla “dimora” della settima arte. È questo l’obiettivo prefissato – e pienamente raggiunto – da Cinema2day, l’iniziativa messa in campo dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Un esperimento di successo, dimostrato dall’accoglienza del pubblico italiano, che ha spinto ministero e associazioni del settore a spostare di tre mesi il termine ultimo del programma.

IL PROGETTO. Presentato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, all’ultima edizione della Mostra del cinema di Venezia, Cinema2day è stato promosso da Anica, Anec e Anem, le associazioni di produttori, distributori ed esercenti cinematografici. Si tratta, in sintesi, di una promozione – avviatasi ufficialmente lo scorso settembre e conclusasi, solo provvisoriamente, a febbraio – che ha fissato il prezzo del biglietto del cinema a soli 2€ ogni secondo mercoledì del mese. Nelle oltre 3000 sale aderenti in Italia, dunque, tutti i film in programmazione – ad eccezione delle iniziative speciali e delle visioni in 3D – hanno avuto un modesto costo del ticket nei giorni stabiliti dall’iniziativa. Un’idea, quella di Cinema2day, condivisa anche da alcune figure del panorama cinematografico nazionale quali Giancarlo Giannini, Paola Cortellesi, Riccardo Scamarcio, Christian De Sica e Francesco Pannofino, che hanno prestato la loro voce alla campagna pubblicitaria.

I NUMERI. Risultati così sorprendenti non si ottenevano da tempo. Cinema2day, infatti, ha fatto registrare un numero di presenze superiore alla media. A settembre – primo mese dell’iniziativa – 598.460 spettatori si sono recati al cinema, così come ad ottobre, dove sono stati addirittura 1.013.466. All’appuntamento di novembre hanno risposto 1.027.723 persone, mentre a dicembre 826.953. Con l’arrivo del nuovo anno, poi, il pubblico si è attestato attorno a 1.130.901 presenze, diminuendo leggermente a febbraio (1.034.018 spettatori). Per quanto riguarda gli incassi, invece, l’acme si è registrata a gennaio con 2,3 milioni di euro, ma anche ad ottobre, novembre e febbraio la soglia raggiunta è stata di oltre due milioni di entrate. Infine, settembre ha intascato 1,2 milioni di euro, al contrario di dicembre che ne ha raccolti 1,7.

LA PROROGA. A seguito di una petizione online firmata da centinaia di studenti e lavoratori, Franceschini ha scritto una lettera alle varie associazioni affinché Cinema2day fosse prorogata fino ad agosto. «Siamo sulla strada giusta verso l’obiettivo ambizioso che ci eravamo posti: quello di riportare il cinema tra le buone abitudini dei cittadini», ha sottolineato il ministro. Esortando, quindi, a superare le iniziali perplessità di alcuni esercenti, legate soprattutto a due fattori: il primo era che, ad essere attratto dall’iniziativa, potesse essere solo un pubblico appassionato e non nuovo; il secondo era l’incertezza che all’aumento di presenze corrispondesse un proporzionale incremento degli incassi. Ma a seguito dell’esito di una ricerca commissionata a un’agenzia specializzata, che ha spazzato via ogni dubbio, Franceschini ha annunciato, in questi giorni, la proroga del progetto fino a maggio, ringraziando le varie associazioni per la collaborazione.

I DATI CINETEL. A gennaio sono stati pubblicati i dati del mercato cinematografico 2016, raccolti da Cinetel, la società che rileva quotidianamente le entrate e le presenze nelle sale italiane. Il box office dello scorso anno, influenzato anche da Cinema2day, ha chiuso in positivo: 105.385.195 i biglietti venduti (con una crescita del 6,06% rispetto al 2015) e 661.844.025 € gli incassi ottenuti (+3,86%). Ma al di là dell’effetto dell’iniziativa in questione, la preoccupazione maggiore delle associazioni consiste nel fatto che, a far raggiungere tali vette, sia stata la presenza di film “d’eccezione” quali i blockbuster americani e Quo vado con Checco Zalone. Un andamento altalenante, quindi, da assestare, mediante un’offerta diversificata e maggiormente distribuita nell’arco dei dodici mesi.

LE OPINIONI. Nonostante il successo di pubblico, sono contrastanti i pareri espressi su Cinema2day. Claudio Siniscalchi, docente di storia del cinema alla Lumsa di Roma e critico de Il Giornale, ha affermato: «Non è la prima volta che vengono ideate promozioni del genere. Anche se la ritengo buona, non credo abbia cambiato qualcosa. Perché non ha fatto altro che spostare il numero di presenze nei giorni della settimana, ma non ha recuperato le tendenze negative. Un merito, però, può essere l’avvicinamento dei giovani al cinema, non per l’arte in sé, ma come spazio da frequentare». Sui giovani ha insistito anche Paola Dalla Torre, professoressa di storia e critica del cinema all’Università Lumsa: «Credo che Cinema2day sia stata un’ottima iniziativa in quanto ha ravvicinato le nuove generazioni, che vivono sempre più un’esperienza individuale di fruizione del cinema – Netflix e le altre piattaforme di streaming – alla sede storica, la sala, adibita per la settima arte». Infine Carlo Bernaschi, presidente dell’Anem – Associazione nazionale esercenti multiplex – ha commentato: «Uno dei vantaggi della proposta è stato richiamare circa il 27% delle persone che nel 2016 non era mai stato al cinema. Inoltre la sala cinematografica, di per sé, non andava in televisione, sulle reti nazionali, da ben vent’anni: ciò ha risvegliato qualche animo che lo ha convinto a recarsi di nuovo al cinematografo».

Il parere complessivo, su Cinema2day, di Paola Dalla Torre, professoressa di storia e critica del cinema all’Università Lumsa di Roma.

L’opinione, sulla promozione Cinema2day, di Franco Montini, presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e giornalista de La Repubblica.