Lamezia Terme, beniper mezzo milione di eurosequestrati alla 'ndrangheta

Intestati ad un esponente di una cosca Le conseguenze dell'operazione "Perseo"

C’era una grossa sproporzione tra il suo tenore di vita e ciò che dichiarava di possedere. Così le indagini condotte dal Nucleo di polizia tributaria – Gico di Catanzaro hanno portato ad un sequestro di beni per oltre 500.000 euro ai danni di Luciano Trovato, considerato un esponente della cosca Giampà di Lamezia Terme. Nei mesi scorsi l’uomo è stato condannato in appello a quattro anni di reclusione in seguito al processo scaturito dall’operazione antimafia “Perseo”. Il sequestro è scattato poi in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, che fa capo al procuratore Nicola Gratteri. Tra i beni sequestrati figurano le quote di otto unità immobiliari site a Lamezia Terme, quelle di un’azienda di autocarrozzeria e commercio di autovetture e anche una parte di un’attività economica che gestisce un locale della movida. Quest’ultimo si trovava già sottoposto a sequestro per una vicenda di interposizione fittizia di beni.

Carmelo Leo

Nato a Messina nel 1993, ha conseguito la laurea triennale in Scienze delle Relazioni Internazionali e Politiche nel 2016 con una tesi dal titolo “Il declino del sogno americano: gli Stati Uniti nel tornante storico del Sessantotto”. Dopo qualche breve esperienza giornalistica online si è iscritto al Master in Giornalismo della LUMSA. Appassionato di storie, che siano esse libri, film, racconti, videogiochi o canzoni.