Il compleanno triste del webparla l'ideatore Berners-Leela democrazia virtuale manca

Al Cern, 28 anni fa nasceva internet ma il fondatore oggi è critico

Sir Berners-Lee 28 anni fa ha inventato uno strumento che nelle sue intenzioni sarebbe diventata una piattaforma aperta. Le sue intenzioni erano dare la possibilità a chiunque di connettersi e condividere informazioni. Berners-Lee 28 anni fa programmo al Cern di Ginevra il World Wide Web, internet. Attualmente però, il progetto della piattaforma democratica, che nelle intenzioni dello scienziato britannico doveva essere una grande area democratizzata, sta fallendo. È lo stesso Berners-Lee a dichiaralo al quotidiano statunitense “UsaToday”.  Perdita del controllo sui nostri dati, diffusione di notizie false, interferenze politiche nella vita del web ed eccessiva pubblicità, sono le trappole che stanno azzoppando il progetto di Berners-Lee. In particolare il programmatore britannico mette l’accento sugli ultimi scandali che hanno riguardato la Cia e la dura battaglia elettorale negli Usa: “Attraverso la collaborazione (o imposizione) delle società, i governi osservano sempre più ogni nostra mossa online, e approvano leggi estreme che minano il nostro diritto alla privacy. Anche in Paesi dove crediamo che i governi abbiano a cuore gli interessi dei cittadini, nell’osservare chiunque in ogni momento si sta andando troppo oltre”; in più “Il fatto che la maggior parte delle persone raccolga informazioni solo da alcune delle piattaforme, unito ai sofisticati algoritmi che si basano sulla raccolta dei nostri dati personali, si traduce in campagne politiche costruite sempre più sull’individuo e quindi con un target sempre più preciso. Tutto ciò è democratico?”. Questo tipo di inserzioni spesso indirizzagli elettori verso siti di fake news o non consentire loro di incrociare i dati così da permettere, in una campagna elettorale, di dire cose anche disaccordo tra loro a seconda della platea elettorale alla quale si parla. La soluzione per bonificare il web, secondo il suo ideatore è: ” incoraggiare soggetti come Google e Facebook a continuare i loro sforzi per combattere il problema” rifiutando allo stesso ed evitando “di creare qualsiasi entità che decida ciò che è vero e ciò che non lo è”.

William Valentini

Si laurea in Scienze Politiche con una tesi sullo sviluppo delle politiche sportive in Urss. Considera lo sport una manifestazione sociale, non una mera competizione. Ha collaborato con diverse testate on line e con la rivista Ama Roma, raccontando i club sportivi romani. Adesso scrive su Crampi Sportivi.