Effetto elezione Trump
Crollano le borse
Tengono i listini europei

In tilt anche le asiatiche, a picco il peso messicano
Mentre Mosca si rialza dopo un iniziale calo

Dopo l’iniziale tracollo dovuto all’elezione di Trump, le principali borse europee hanno ridotto le perdite, mentre Mosca – anch’essa in calo in apertura – ha registrato un leggero incremento. È questo l’andamento principale nel corso della mattinata dei principali valori, mentre rimangono in netto calo la borsa Usa e il peso messicano.

A seguito della notte elettorale infatti, neanche il tempo di avere l’ufficialità dell’elezione di Donald Trump, che le borse di tutto il mondo sono andate in tilt. Il “cigno nero” – così viene chiamato un evento inaspettato di grande portata e dalle pesanti conseguenze – ha fatto crollare la borsa giapponese e i futures dei principali indici americani ed europei.

Questa mattina in affanno soprattutto Milano, che ha perso in apertura il 3,4%, accodandosi quindi al segno meno degli altri indici europei: Parigi -2,8%; Londra -1,6% e Francoforte -2,9%. Nel corso della mattinata, però, le perdite delle borse europee sono state contenute rispetto all’apertura, nonostante la borsa italiana rimanga maglia nera con il Ftse Mib che cede l’1,7%.

Per quanto riguarda l’economia del nostro paese – in modo analogo a quanto successo dopo il referendum sulla Brexit – lo spread tra Btp e Bund è risalito a 162 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano si assesta all’1,72%. In ambito europeo a registrare un netto incremento è invece l’euro: la moneta unica viene infatti scambiata a 1,1215 dollari, mentre alla vigilia delle elezioni americane il valore era di 1,1048, segnando dunque il maggior rialzo intraday dallo scorso dicembre.

Tra le borse del resto del mondo, la prima a chiudere, per via del fuso orario, è stata quella di Tokyo, con il Nikkei che ha registrato un calo di oltre cinque punti percentuali, tanto che i vertici del ministero delle Finanze giapponese e la banca centrale nipponica hanno indetto una riunione d’urgenza.

Donald Trump alla Casa Bianca sancisce il crollo di Wall Street, dove i futures – ovvero i contratti a termine standardizzati per poter essere negoziati facilmente – scendono del 5% sia sullo S&P che sul Nasdaq, mentre segnano un -4,3% sul Dow Jones. L’incertezza sul futuro della politica economica con la vittoria del candidato repubblicano ha portato invece l’oro ad una netta impennata. Il metallo prezioso – considerato il “bene rifugio” per eccellenza – ha segnato un incremento di due punti percentuali (1300 dollari l’oncia) dopo aver toccato il picco di 1336 dollari.

Gli investitori temono che con “The Donald” le politiche economiche americane vengano sensibilmente riviste, e questo ha portato nelle prime ore ad un calo delle quotazioni del petrolio. L’oro nero è stato quotato 44 dollari al barile, segnando un calo del 2%, dopo essere sceso anche del 3,7% durante la notte elettorale.

La vittoria del tycoon newyorkese ha fatto appesantire anche le borse cinesi e gli indici russi. Ad Hong Kong l’indice Hang Seng cede l’1,7%, mentre a Shanghai e Shenzhen le perdite sono più contenute con gli indici Composite in calo, rispettivamente dello 0,78% e dello 0,60%. Anche Mosca, nonostante l’apprezzamento di Putin per Trump, ha aperto in contrazione con gli indici Micex e Rts che hanno ceduto rispettivamente l’1,4 e l’1,5%; mentre si è poi assestata nel corso della mattinata segnando anche un rialzo dell’1,2%.

Infine, uno dei risultati più prevedibili – vista la politica sull’immigrazione dal Messico dell’ormai neopresidente americano – è il crollo della moneta messicana. Già durante la notte, quando Trump era in vantaggio ma non aveva ancora vinto, i media del paese latinoamericano segnavano il cambio del peso con il dollaro pari a 20,15’’, con un calo di addirittura 11 punti percentuali in sole due ore.

Salvatore Tropea

Classe 1992, dopo la maturità scientifica si laurea in Scienze della Comunicazione alla Lumsa. Collabora con il mensile locale calabrese L’Eco del Chiaro; con il giornale studentesco e la WebTV della Pontificia Università Lateranense e con il portale online farodiroma.it. Attualmente frequenta il Master in Giornalismo alla Lumsa, dopo aver frequentato il Master in Digital Journalism alla Lateranese e aver svolto due mesi di stage a Radio Vaticana. Con il Master in Giornalismo della Lumsa ha svolto tre mesi di stage presso la redazione de Il Venerdì di Repubblica e attualmente sta svolgendo uno stage di tre mesi presso la redazione italiana di Vatican News