Emergenza migrantipiano Ue per i flussi lotta a rotta Italia-Libia

L'Alto Rappresentante Mogherini: “Metodo comune con Italia e Malta”

In vista della primavera 2017 cresce l’attenzione dell’Unione Europea sulla questione immigrazione.  Dopo che gli sforzi sono stati rivolti ai flussi migratori provenienti dal vicino Oriente, ora l’attenzione si spostando verso il Mediterraneo centrale.

L’obiettivo è di chiudere la rotta del Mediterraneo bloccando i porti libici dai quali partono i migranti diretti verso Italia e Malta. Con questa idea si è dato il via ad una settimana che può essere decisiva per risolvere il dramma del traffico di migranti.

La settimana europea dedicata all’immigrazione si è aperta ieri con la presentazione della comunicazione della Commissione Europea sulla “Migrazione nella rotta del Mediterraneo centrale” avanzata dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Federica Mogherini e dal commissario alla Migrazione, Dimitris Avrampoulos. Una comunicazione tutta dedicata a una nuova strategia con cui affrontare l’immigrazione da sud.

Il piano verrà presentato poi al vertice informale che si terrà il 3 febbraio a La Valletta, dove i leader europei si incontreranno per concordare strategie volte a risolvere il problema.

L’obiettivo dei capi di Stato e di governo dell’Unione è di mandare navi europee a combattere i trafficanti in acque libiche o di formare un blocco navale gestito da Tripoli davanti ai porti e alle spiagge dai quali partono i barconi. È la prima volta che gli europei si mostrano compatti nell’aiutare l’Italia sul versante mediterraneo e libico, con la spinta di agire in fretta sperando di risolvere la questione prima dell’arrivo della bella stagione che favorisce i flussi.

“Le iniziative bilaterali di Italia e Malta si adattano perfettamente con il piano dell’Unione per ridurre i flussi migratori dalla Libia” ha dichiarato Mogherini.

L’Alto Rappresentante ha poi precisato che il piano non ha alcun punto in comune con l’accordo fatto con la Turchia per la rotta del Mediterraneo orientale. “Non pensiamo a qualcosa di simile perché le condizioni dei due Paesi e la composizione dei flussi sono completamente diversi” ha spiegato Mogherini, ricordando che ai 200 milioni di euro impegnati dall’Unione per il 2017 si affianca il finanziamento da 100 milioni di euro per creare stabilità nel Paese.