Gli scissionisti presentanouna mozione di sfiducia"Lotti si deve dimettere"

A parlare Emiliano e Marina.Cancellieri: "gridano allo scandalo quando fa comodo"

All’indomani della chiusura del congresso Pd, continua il pressing politico – e mediatico – sul ministro dello Sport Luca Lotti, nel mirino per il caso Consip. Il neo Movimento Democratici e Progressisti ha deciso di presentare una mozione di sfiducia individuale contro Lotti. L’obbiettivo a cui mirano sono le sue dimissioni o in alternativa un “atto forte del premier Gentiloni”.
Il documento è pronto e sarà consegnato in Senato nelle prossime ore, per essere posto al vaglio del Governo, a cui spetta la decisione della sospensione o meno delle deleghe al ministro Lotti.
La presidente dei senatori Mdp Cecilia Guerra ha annunciato che ne parleranno nella seduta in programma il 15 marzo, ma ha anche ribadito che non voteranno la mozione di sfiducia presentata la scorsa settimana dal M5S contro il ministro Lotti per favoreggiamento e rivelazione di segreti di stato. Nel testo si legge come il caso Consip, a prescindere dal suo sviluppo penale, metta in luce una serie di comportamenti clientelari nella gestione del potere, che minano la democrazia e le leggi di cui lo stato è garante.

I numeri però parlano chiaro: sia la mozione di sfiducia dei pentastellati, sia quella di Mdp hanno poche possibilità di passare, ma l’intento, soprattutto quello della formazione di Speranza e Bersani, sembrerebbe essere più quello di colpire Matteo Renzi attaccando il suo braccio destro.
I rappresentanti della politica italiana si dividono. In merito il candidato alla segreteria del Pd Michele Emiliano, nel forum di Repubblica, ha dichiarato che “Bisogna capire se le dimissioni di Lotti aiutano o indeboliscono il governo” ma ha anche affermato che se fosse stato al suo posto si sarebbe dimesso autonomamente. Il parere di Maurizio Martina, ministro dell’agricoltura, è piuttosto chiaro: “La mozione di Mpd sul ministro Luca Lotti sarà respinta, come quella dei Cinque Stelle. Lotti deve continuare il suo lavoro”. “Ricordo solo che hanno sempre detto di sostenere il governo e non mi pare proprio che la scelta vada in questa direzione”, aggiunge. Anna Maria Cancellieri, contro cui venne presentata una mozione di sfiducia quando era ministro della giustizia del governo Letta, si dice delusa. “Non mi piace quando si usa il garantismo a orologeria, per difendere questa o quella parte politica, per screditare l’avversario, salvo poi cambiare idea quando si è coinvolti. E non basta dire ‘io sto con i magistrati’ per mettersi la coscienza a posto”.

Michela Eligiato

Nata a Potenza il 31/07/92. Ha conseguito la laurea triennale presso la Lumsa in Scienze Umanistiche. Ha inoltre conseguito la laurea magistrale in Editoria e Scrittura alla Sapienza, con votazione 110/110 e lode. È iscritta dal 2014 nell’elenco dei Pubblicisti dell’ordine dei giornalisti della regione Basilicata.