Google verso gli smartphoneAcquistata una parte di Htcper 1,1 miliardi di dollari

Il 4 ottobre sarà presentato "Pixel" ma il colosso vuole anche una città

Il colosso Google si ingrandisce, ancora di più. È arrivata oggi l’ufficialità dell’acquisizione da parte della public company statunitense di una parte dell’azienda Htc, per un totale di 1,1 miliardi di dollari. La compagnia di Taiwan cede così a Google una parte dei suoi dipendenti e la proprietà intellettuale attraverso un contratto di licenza non esclusiva.

La trattativa, secondo il consueto iter regolamentare, verrà formalizzata entro i primi mesi del 2018 ma Google si appresta così ad entrare subito in maniera molto più decisa rispetto al passato sul mercato degli smartphone. Già in passato, infatti, Google si era rivolta a Htc per la produzione dei suoi smartphone e con questa nuova acquisizione l’obiettivo è di sfidare Samsung ed Apple. Il prossimo 4 ottobre, infatti, in un evento a San Francisco, il colosso di Mountain View svelerà i nuovi smartphone Pixel, che questa volta dovrebbero arrivare anche in Italia. Secondo alcune indiscrezioni, riportate dal sito Droid Life, la versione più grande, il Pixel XL, prodotto da LG, potrebbe avvicinarsi alla soglia dei mille dollari, già toccata dagli ultimi iPhone, mentre Htc si occuperà della versione più piccola, il Pixel 2. Si tratta quindi di un’operazione per l’acquisto delle prestazioni del team che ha lavorato proprio a questo modello, per poter lanciare sul mercato un prodotto totalmente made in Google.

Non è la prima volta che l’azienda statunitense tenta di sfondare sul mercato dei telefonini. Nel 2012 aveva infatti provato a farlo acquistando il noto marchio Motorola per una cifra di quasi 13 miliardi di dollari. Il progetto di contrastare lo strapotere di Apple e Samsung non andò però a buon fine, e qualche anno dopo Motorola fu ceduta da Google ai cinesi di Lenovo, con una minusvalenza importante ed un prezzo di vendita di soli 2,9 miliardi.

Google sembra però non fermarsi al mondo degli smartphone. L’ultima, futuristica e visionaria idea sarebbe infatti quella di costruire addirittura una città. «Vogliamo costruire una città abbastanza grande e che possa essere un laboratorio per l’innovazione», ha affermato Dan Doctoroff, responsabile di Sidewalk Labs, la divisione di Google che si occupa del progetto, ed ex vice sindaco di New York sotto Michael Bloomberg. Fondata nel 2015, quando già il cofondatore di Google, Larry Page aveva paventato questa idea, la divisione Sidewalk Labs è andata avanti in questi anni nello sviluppo di tecnologie urbane, inclusi progetti per lo sviluppo di software per il trasporto pubblico o per il wi-fi veloce in città come New York e Londra. Adesso la ricerca di un terreno su cui costruire una città è soltanto nelle fasi iniziali, ma Doctoroff ha specificato che si cerca un terreno grande, senza molti edifici, perché «le strutture esistenti dovranno cedere il passo».

Salvatore Tropea

Classe 1992, dopo la maturità scientifica si laurea in Scienze della Comunicazione alla Lumsa. Collabora con il mensile locale calabrese L’Eco del Chiaro; con il giornale studentesco e la WebTV della Pontificia Università Lateranense e con il portale online farodiroma.it. Attualmente frequenta il Master in Giornalismo alla Lumsa, dopo aver frequentato il Master in Digital Journalism alla Lateranese e aver svolto due mesi di stage a Radio Vaticana. Con il Master in Giornalismo della Lumsa ha svolto tre mesi di stage presso la redazione de Il Venerdì di Repubblica e attualmente sta svolgendo uno stage di tre mesi presso la redazione italiana di Vatican News