Grasso alla festa MdP"Sono un uomo di sinistranon si arretra sui principi"

Bersani pensa al presidente del Senato come leader alle elezioni politiche

«Da presidente del Senato devo essere super partes però ero, e sono rimasto, un ragazzo di sinistra». Su queste parole di Pietro Grasso si scalda il pubblico della festa di MdP a Napoli. Applausi a scena aperta, con un Bersani sorridente in prima fila.

Sono passati cinque anni da quando l’allora segretario del PD strappò il magistrato ai vertici della Procura nazionale antimafia per portarlo in Parlamento. E il carisma del presidente del Senato si è progressivamente affermato, nonostante le polemiche con la maggioranza del Partito Democratico. Tanto che si vocifera di un invito segreto a rappresentare MdP alle prossime elezioni, non appena smessi i panni istituzionali.

Grasso convince la platea con affermazioni che sembrano suggerire una sintonia con MdP.«Alla sinistra chiedo di non fare passi indietro sui principi, non possiamo metterli da parte quando chiediamo i voti». E quando entra nel merito, non scansa le polemiche. A proposito della legge elettorale, replica a Matteo Orfini: «E’ necessaria, perché altrimenti ci sarebbe l’ingovernabilità», aggiungendo però di volere una legge «pienamente costituzionale».

Netto il commento sul rinvio della discussione sullo ius soli, «Non sono un utopista che va contro il muro. Dobbiamo cercare i voti, mettere in salvo i conti. Ma sono fiducioso che si possa aprire una finestra a novembre». E ribadisce: «Non andiamo dietro le paure, questa legge non c’entra con i migranti. Sono convinto che sia un riconoscimento di diritti che già esistono e vengono praticati». Poi la stoccata: «Mi sembra che si punti di più a valutazioni elettorali che al merito della legge».

Sul codice antimafia approvato due giorni fa, Grasso commenta: «Ho verificato, questa misura è nel programma del Pd», ancora in polemica col segretario del Pd romano che lo ha definito invece «un cedimento a una visione giustizialista». Cambiarlo? «Sarebbe un boomerang».

Il presidente del Senato non conferma nulla dei retroscena che col passare dei giorni si arricchiscono di dettagli. «Da presidente del Senato non posso dire nulla, altrimenti domani non potrei presiedere l’aula. Ancora non lo so. Se c’è la possibilità di fare quel percorso visionario potrei iniziarlo insieme a chi è più visionario di me».

Massimiliano Venturini

Collabora dal 2006 con Radio Popolare Verona come conduttore di Impulse Jazz. In parallelo studia le potenzialità del mezzo radiofonico ideando e conducendo Rumori D’Ambiente e Linea di Confine. Nel 2016 entra a far parte della redazione giornalistica per la stessa emittente.