Il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo esce dall'hotel al centro di Roma, 19 settembre 2017. ANSA/CLAUDIO PERI

Grillo contro i giornalisti"Non vi vergognate?Vi mangerei per vomitarvi"

Ferma reazione dell'Fnsi "Provoca nausea anche a digiuno"

“Io vi mangerei soltanto per il gusto di vomitarvi, voi siete i principi del pettegolezzo, quindi non mi coinvolgerete più”. A dirlo è stato Beppe Grillo rivolgendosi ai cronisti che ieri pomeriggio lo attendevano all’uscita dell’hotel Forum di Roma. “Un minimo di vergogna voi la percepite per il mestiere che fate, sì o no? O perché fate il vostro lavoro da dieci euro al pezzo pensate di giustificarvi per tutto questo?”, ha aggiunto il fondatore del Movimento 5 stelle attaccando duramente i media.

Per Grillo la giornata di ieri è stata alquanto convulsa, dopo che il Tribunale di Palermo ha congelato l’esito delle consultazioni on-line che avevano premiato Giancarlo Cancellieri come candidato pentastellato alle prossime elezioni siciliane.

Il numero uno del Movimento si è smarcato anche dalle domande sulla scelta del candidato premier, che vede nettamente favorito il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, unico dei big in corsa per la leadership. L’ex comico ha preferito spostare l’attenzione su Roma e sull’amministrazione di Virginia Raggi, lanciando un’altra stoccata ai giornalisti: “Su questa città, sulla realtà delle cose vi ponete un minimo di responsabilità di quello che mandate in onda sui giornali e nelle tv? Un minimo di amor proprio per questa terra qua, ce l’avete o no?  Seguite il lavoro dei nostri assessori in questa città – ha aggiunto Grillo – dove ogni giorno c’è qualche dirigente che lavora per i partiti e non per il bene comune e fa delle trappole”.

Gli attacchi di Grillo alla stampa non sono passati inosservati. Immediata la risposta dell’Fnsi, il sindacato dei giornalisti: “Parafrasando il suo delirio, Beppe Grillo provoca nausea anche a digiuno – ha dichiarato all’Ansa il segretario Raffaele Lorusso – Non fa più ridere nessuno e quindi non può che ricorrere al linguaggio dell’odio e dell’insulto che riversa soprattutto nei confronti di stampa e informazione. Piaccia o non piaccia, i giornalisti continueranno a fare il loro lavoro di informare correttamente i cittadini, anche sui deliri e le follie di un ex comico che vuole fare il politico”.

Netta anche la reazione della presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio Paola Spadari: “Dal leader Cinquestelle una battuta-insulto che ancora una volta non fa ridere, ma ci preoccupa. A Grillo, come a tutti i politici che lo dimenticano, bisogna ancora una volta ricordare che l’informazione ed i suoi operatori rappresentano un puntello del sistema democratico a difesa dei cittadini”.

Antonio Scali

Nato in provincia di Reggio Calabria 25 anni fa, ha conseguito una Laurea Triennale alla Lumsa in Lettere Moderne e una Magistrale alla Sapienza in Filologia. Da sempre affascinato dal giornalismo, ha maturato diverse collaborazioni con siti internet, radio e tv occupandosi principalmente di sport.