ARCHIVIO Sergio Zanotti, ostaggio in Siria, in un frame del video mentre chiede l'intervento del governo italiano per evitare una sua "eventuale esecuzione", 29 novembre 2016. ANSA / FRAME VIDEO NEWSFRONT

Italiano rapito in Siria la minaccia dell'Isis"Lo uccidiamo tra 3 giorni"

I carabinieri ritengono che il sequestro sia "anomalo" e senza rivendicazione

È scomparso da otto mesi e probabilmente è ancora nelle mani dei rapitori in Siria. Stando ad un video pubblicato in rete su un sito russo a novembre Sergio Zanotti, 56enne di Marone (Brescia), è tenuto in ostaggio da otto mesi in del gruppo che si definisce “vicino all’Isis e membro di Al Qaeda”. “Se il Governo italiano non risponde alle nostre richieste lo uccidiamo entro tre giorni”. Questo è il messaggio fatto recapitare su Messenger e pubblicato da chi asserisce di tenere in ostaggio il nostro connazionale. Intanto i carabinieri del Ros indagano per valutare l’autenticità del primo video, inviato ad un sito russo a novembre, e le reali capacità omicide dei sequestratori. Il nuovo messaggio porta la data del 16 febbraio, si vede il passaporto di Zanotti con a fianco una pistola.

Gli uomini della Farnesina lo considerano un sequestro «anomalo» principalmente perché, ufficialmente, non è stata recapitata nessuna rivendicazione né richiesta di riscatto. Ora il nuovo messaggio riporterà la vicenda di Zanotti al centro della cronaca, come sostiene il quotidiano Brescia Oggi.

 

William Valentini

Si laurea in Scienze Politiche con una tesi sullo sviluppo delle politiche sportive in Urss. Considera lo sport una manifestazione sociale, non una mera competizione. Ha collaborato con diverse testate on line e con la rivista Ama Roma, raccontando i club sportivi romani. Adesso scrive su Crampi Sportivi.