I fratelli Brandi, gestori della Antica Pizzeria Brandi, e gli aderenti alla Coldiretti, mangiano una pizza per festeggiare l'iscrizione dell'"Arte dei Pizzaiuoli napoletani" nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco, in via Chiaia a Napoli, 7 dicembre 2017. ANSA/ CIRO FUSCO

L’arte della pizza di Napoliriconosciuta dall’Unescocome patrimonio dell'umanità

De Magistris: "Riconoscimento storico" Festeggiamenti nel capoluogo campano

L’arte di fare la pizza a Napoli diventa patrimonio immateriale dell’umanità. Per l’Unesco, si legge nella decisione finale, “il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende gesti, canzoni, espressioni visuali, gergo locale, capacità di maneggiare l’impasto, esibirsi e condividere è un indiscutibile patrimonio culturale.”

Arriva oggi il riconoscimento con voto unanime da parte del Comitato di governo dell’Unesco per l’unica candidatura italiana.  “Congratulazioni Italia“, ha twittato l’Unesco annunciando l’inserimento dell’arte del ‘pizzaiuolo’ napoletano nella “rappresentativa lista dei patrimoni culturali intangibili dell’umanità”.

Per Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, è un “riconoscimento storico” per la città partenopea. Il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi guarda al premio come “un orgoglio per la tradizione italiana e uno stimolo per andare avanti”. Esulta su Twitter anche il ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini, postando una fotografia della pizza.

Alessio Foderi

Nato a Orbetello nel 1994, cresce nella Maremma Toscana e si trasferisce a Pisa, per frequentare l’università dove, dopo aver trascorso un periodo a Londra, si laurea in traduzione e interpretariato nel Luglio 2016. Oltre le lingue, coltiva molte passioni come la fotografia e il cinema: curioso e determinato, dal 2014 inizia a collaborare con RadioEco.it, prima come blogger e poi come speaker della trasmissione settimanale “Associazioni d’Idee”. Adesso alla Lumsa per inseguire una passione e realizzare un sogno.