Norberto Confalonieri in un fermo immagine tratto da un'intervista alla Tgr, testata regionale della Rai, e pubblicata sul sito www.norbertoconfalonieri.com. Il medio, responsabile di Ortopedia e Traumatologia all'ospedale Gaetano Pini di Milano e' finito ai domiciliari con le accuse di corruzione e turbativa d'asta. Milano, 23 marzo 2017. ANSA/ FERMO IMMAGINE TGR/RAI/ WWW.NORBERTOCONFALONIERI.COM +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

Milano, arrestato primariodi ortopedia del Cto"Rotto femore per allenarmi"

62 casi sospetti denunciati da colleghi Accusato anche di truffa e corruzione

È finito agli arresti domiciliari l’attuale primario ortopedico dell’ospedale Pini, Norberto Confalonieri, con le accuse di corruzione e turbativa d’asta. In cambio di favori e regali (viaggi o comparsate tv), le multinazionali Johnson & Johnson e Braun riuscivano a piazzare, grazie alla sponsorizzazione del primario, le loro protesi in ospedale; a questo si aggiunge anche l’accusa di lesioni sui pazienti. “Ho rotto un femore a una vecchietta per allenarmi”, si legge nelle intercettazioni. A quanto pare sono 62 i casi sospetti denuciati dai colleghi, ma gli inquirenti milanesi per ora stanno facendo accertamenti sui danni fisici subiti da tre pazienti operati, soprattutto per protesi alle ginocchia, con la tecnica della “navigazione chirurgica computerizzata” nella clinica privata San Camillo di Milano, dove il medico operava in regime privato. Alcuni di loro, viste le complicazioni, sarebbero stati rioperati al Pini in regime pubblico. Confalonieri avrebbe ‘spinto’ anche quando non necessario per impiantare con “navigazione computerizzata” le protesi. Il gip ha disposto “il sequestro di 62 cartelle cliniche per verificare se sono state impiantate protesi senza alcuna necessità clinica e per accertare la gravità delle lesioni cagionate”.

Giulia Torlone

Aquilana di nascita, si è laureata in Italianistica e vive a Firenze. Ha lavorato nel settore della cooperazione internazionale occupandosi di ufficio stampa. Redattrice su temi di diritto alla cittadinanza e giustizia sociale, ha concentrato il suo lavoro sui Paesi del bacino del Mediterraneo.