(FILE) A file picture dated 13 July 2011 shows the Moody's logo outside the offices of Moody's Corporation in New York, New York, USA. ANSA/ANDREW GOMBERT

Moody's cauta sulle banchepesano i crediti deterioratinon basta la ripresa

Preoccupa la bassa redditività italiana Padoan: "Gestione Npl sta migliorando"

Ancora una volta il giudizio di Moody’s sull’Italia non è lusinghiero. L’agenzia di rating, che per prima aveva tolto al nostro paese la tripla A, mantiene delle prospettive negative sul sistema bancario italiano. A preoccupare gli statunitensi «la continua pressione sui nostri istituti affinché riducano i loro grandi stock di crediti deteriorati», una debole redditività e l’eccessiva esposizione di credito nei confronti del governo.

Non basta la crescita. Secondo l’agenzia, la ripresa economica e i flussi più bassi di Npl hanno solo parzialmente limitato una fragilità strutturale. L’1,3% in più atteso per il 2018 per Moody’s è un «miglioramento marginale», che «è improbabile possa condurre a una significativa riduzione dei crediti problematici». Da New York ricordano che a fine 2016 i nostri istituti avevano in bilancio 349 miliardi di crediti deteriorati, lo stock più alto in Europa. Si tratta di una soglia «appena superiore al 50% rispetto ai livelli pre-crisi del 2007». Unica nota positiva la riduzione dei flussi dei nuovi Npl del prossimo anno, che dovrebbe sostenere la redditività. Quest’ultima però risulta gravata dai «bassi tassi di interesse e dalla limitata crescita dei prestiti».

Padoan ottimista. Tuttavia dal punto di vista della raccolta il sistema è solido per via dei grandi depositi che permettono di non rifinanziarsi all’ingrosso. «La questione degli Npl sta migliorando. Lo stock delle sofferenze è diminuito del 25% da inizio anno», ha detto Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, commentando a Radio Anch’io il giudizio di Moody’s.

Fabio Simonelli

Nato a Varese il 5/10/1993, ha frequentato il liceo classico ed è laureato in lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Parla correttamente quattro lingue, e nel 2016 ha completato la sua formazione con un’esperienza all’estero alla UBA (Universidad de Buenos Aires).