Muore a 32 anni
dopo aver abortito due gemelli

«Ma l'obiezione di coscienza non c'entra»
secondo il direttore dell'ospedale

Valentina Milluzzo aspettava due gemelli ed era al quinto mese. Ma è morta a 32 anni, due settimane dopo il ricovero all’Ospedale Cannizzaro di Catania. Una notizia che non risalta sui maggiori quotidiani italiani; Repubblica intitola “Catania, 12 medici indagati per la morte di Valentina Milluzzo” ma la vicenda non spicca tra le prime. Non molto diverso è l’atteggiamento de La Stampa, mentre Il Giornale si differenzia con l’aggiunta dell’affermazione del direttore generale dell’ospedale Cannizzaro, Angelo Pellicanò: “Non c’è stata alcuna obiezione di coscienza da parte del medico che è intervenuto nel caso in questione, perché l’interruzione di gravidanza non era volontaria, ma obbligatoria, chiaramente dettata dalla gravità della situazione”. Inizia a prendere posizione il Corriere della Sera, che descrive maggiormente la sofferenza e il calvario della giovane donna, spiegando in maniera più approfondita i fatti dal punto di vista della vittima e dei familiari. La critica dell’Avvenire è la più spiccata rispetto a tutte le altre testate: viene proposta l’intervista di monsignor Mauro Cozzoli, ordinario di bioetica alla Pontificia Università Lateranense, con desiderio che sia fatta luce sulla causa di questa tragedia.

Nancy Calarco

Nasce a Bologna nel 1993. Frequenta la Facoltà di Giurisprudenza di Bologna, laureandosi in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali. Ha studiato inglese a Toronto ottenendo il certificato linguistico IELTS. Ha svolto l’Erasmus Placement a Londra lavorando per una società di consulenza. Appassionata di libri, viaggi e fotografia, estremamente critica e curiosa.