'Ndrangheta, beni milionariconfiscati a un imprenditorecondannato per usura

L'operazione "Dynasty" coinvolge esponenti legati al clan dei Mancuso

La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro confiscato, in esecuzione di un provvedimento della Corte d’Appello reso definitivo dalla Corte di Cassazione, i beni di Domenico Antonio Ciconte, imprenditore di Sorianello (nel Vibonese), condannato per usura nell’ambito dell’operazione denominata “Dinasty”, che coinvolse esponenti di spicco della cosca potente cosca “Mancuso” di Limbadi. I beni ammontano ad un valore di ben quattro milioni, tra queste le quote societarie di “Calabria trading srl”, società di intermediazione di beni mobili e immobili e una azienda di lavorazione dei legnami.

Il procedimento, avviato nel 2013 con il deposito di una proposta del procuratore generale di Catanzaro sulla base di accertamenti patrimoniali condotti dalla Dia di Catanzaro, rientra in un più ampio intervento (operazione “Quattro Terre”) che ha consentito, sino ad oggi, di confiscare beni per un valore complessivo di oltre 35 milioni di euro.

Simone Alliva

Laureato all'università Lumsa di Roma in Scienze dell’informazione, comunicazione e marketing, ha iniziato la professione da giornalista pubblicista nei giornali locali della Calabria. Passando nel 2013 al settimanale “L’Espresso”, dove si è occupato di cronaca politica e diritti civili.