Obama sulla cannabis
“Da considerare come alcol
e sigarette, basta confusione”

«Questione di salute pubblica»
a novembre legalizzata da 5 stati

La marijuana dovrebbe essere considerata come l’alcol o le sigarette. Potrebbe sembrare una semplice chiacchiera da bar, ma se a dirlo è Barack Obama cambia tutto. Infatti, sul territorio americano la situazione è molto complessa: alcuni stati l’hanno completamente legalizzata, altri solo per fini terapeutici, alcuni l’hanno depenalizzata mentre altri ancora continuano a vietarla. Per il presidente uscente degli Stati Uniti tutto ciò è semplicemente «insostenibile».

Obama non è nuovo ad affermazioni simili: già nel 2014 aveva riferito alla rivista Rolling Stone che considerava la marijuana meno pericolosa dell’alcol, almeno in termini di impatto sul singolo individuo. Sempre allo stesso magazine, nell’ultima intervista invece dichiara: «credo che trattare l’uso della marijuana come una questione di salute pubblica, così come facciamo per il tabacco o per gli alcolici, è il modo più intelligente per affrontarla». Ma puntualizza: «la mia convinzione è che bisogna scoraggiare l’abuso di ogni sostanza: non sono uno che crede che la legalizzazione sia una panacea».

Anche in un’altra intervista Tv aveva sollevato la questione della leggi sugli stupefacenti, con un focus particolare alla marijuana. Nelle ultime parole scambiate con Rolling Stone ha però ricordato la difficoltà di cambiare le cose da parte di un singolo presidente: «Normalmente la classificazione di queste sostanze viene fatta legislativamente o attraverso la Drug Enforcement Administration», ovvero l’agenzia federale che si occupa dei regolamenti sugli stupefacenti.

Durante l’election day, in alcuni stati non si è votato solo per il nuovo presidente, ma anche per alcuni referendum sul tema della cannabis. Florida e Arkansas hanno deciso di legalizzarla per uso medico; California, Massachusetts, Nevada hanno legalizzato solo l’uso ricreativo. L’impiego della marijuana sarà comunque limitato come quello dell’alcol: vietato ai minori di 21 anni, proibito in gran parte degli spazi pubblici e tassato. Il problema su cui insiste Obama è però l’eterogeneità legislativa sull’argomento.

Alessio Foderi

Nato a Orbetello nel 1994, cresce nella Maremma Toscana e si trasferisce a Pisa, per frequentare l’università dove, dopo aver trascorso un periodo a Londra, si laurea in traduzione e interpretariato nel Luglio 2016. Oltre le lingue, coltiva molte passioni come la fotografia e il cinema: curioso e determinato, dal 2014 inizia a collaborare con RadioEco.it, prima come blogger e poi come speaker della trasmissione settimanale “Associazioni d’Idee”. Adesso alla Lumsa per inseguire una passione e realizzare un sogno.