Beppe Grillo durante la presentazione dei simboli elettorali al Viminale, Roma, 19 gennaio 2018. ANSA/ANGELO CARCONI

Partiti in fila al Viminaleper depositare i simboliNovità nel logo del M5s

Grillo ai giornalisti: no ad alleanze La selezione dei loghi termina domenica

Fin dalle prime ore dell’alba i delegati si sono radunati di fronte al Ministero dell’Interno per presentare i simboli delle liste presenti alle elezioni del 4 marzo. Oltre la novità comparsa nell’icona di 5 stelle, presentata per l’occasione con uno show di Grillo, tante anche le curiosità.

I 5 stelle. La novità comparsa sulla parte bassa del logo del M5S è la scritta in stampatello maiuscolo ‘ilblogdellestelle.it’. “Siamo nella fase adulta del Movimento”, ha dichiarato Beppe Grillo davanti al Viminale, dove si è recato con Luigi Di Maio e Davide Casaleggio per presentare il simbolo. Per il fondatore dei 5 stelle non è possibile allearsi con qualcuno: “Come dire che un Panda mangi carne”.

Il cambio del logo testimonia il distacco del M5S dal blog di Beppe Grillo. Scompare infatti la scritta ‘movimento5stelle.it’, presente dal 2015 ad oggi, mentre alle politiche 2013 sul logo si leggeva ‘beppegrillo.it’. “Sarà il simbolo della prima forza politica” afferma il capo politico Luigi Di Maio, che respinge le accuse sugli errori commessi nell’organizzazione delle parlamentarie online.

I primi. Sono una decina fin ora i simboli già validati al Viminale. La procedura iniziata questa mattina proseguirà fino a domenica 21 gennaio. I primi loghi presentati sono legati entrambi al voto estero: Maie (Movimento associativo italiani all’estero) e Unital ( Unione tricolore America latina). Già depositati anche i simboli di Lega Nord, Casapound Italia, ’10 volte meglio’ e ‘Siamo’.

Fra i loghi depositati compare anche quello della lista monarchica ‘Sacro romano impero cattolico‎’ di Mirella Cece. C’è anche la lista federalista e liberale ‘Grande Nord’. Il suo presidente Roberto Bernardelli polemizza contro questa “Italia medievale” da cambiare. “Nel terzo millennio, quando tutto si può fare per via telematica, per depositare i simboli elettorali bisogna mettersi in coda sotto la pioggia”.

Giordano Contu

Studia e vive a Roma. Nato in Sardegna, ma pisano di adozione, ha studiato Filosofia estetica e ha collaborato al quotidiano Il Tirreno. Si interessa di politica e cultura. Cura quotidianamente i social network. È impegnato socialmente e politicamente. Ama i paesaggi, la fotografia e il mare.