“L’antifascismo è la cifra di chi difende la libertà, e le opinioni non vengono represse da questo testo”. così Emanuele Fiano, deputato dem e primo firmatario della legge contro la propaganda del regime fascista e nazista.
Il primo sì della Camera è arrivato con 261 voti a favore (Pd, Ap, Mdp, Sinistra Italiana, Civic e Innovatori), 122 contrari (Lega, M5s, Fi, verdiniani) e 15 astenuti. Giorgia Meloni parla di “violazione dei diritti umani” , Ignazio La Russa non lesina un attacco a Renzi: “Ora sì che è antifascista: sta veramente rottamando tutti gli accendini e i portachiavi del disciolto e tanto vituperato partito fascista. E Fiano è solo una foglia di fico” . Alessandro Di Battista dei 5 Stelle sui social scrive: “L’ennesima pagliacciata” .
È soprattutto una “legge contro l’odio”, commenta il capogruppo Pd Ettore Rosato che cita proprio l’annuncio della marcia su Roma da parte di Forza Nuova e una torta per Hitler la cui foto è comparsa in questi giorni sul web per dire che lo stop alla propaganda non è solo “folklore”, come vuol far credere qualcuno.
Ora spetta al Senato pronunciarsi per l’approvazione definitiva. Se l’iter proseguirà senza ulteriori intoppi, chi fa saluti romani o vende gadget che richiamino i regimi totalitari di destra sarà punito con la reclusione da sei mesi a due anni.