Il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, Palazzo Chigi, Roma, 10 luglio 2014. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Renzi, viaggio in California"Combatto i populismie cerco idee innovative"

L'ex segretario Pd parla a La Stampa "Dopo il referendum, tutto bloccato"

Un viaggio politico. Sarebbe questo il motivo che avrebbe spinto l’ex premier Matteo Renzi a recarsi in questi giorni in California. Per chiarirsi le idee e per cercare una soluzione ai populismi. Sempre più dilaganti.

«Dopo il referendum sembra che si sia tutto bloccato: si torna al proporzionale, si torna alle scissioni, si torna alle esperienze che vengono dal passato. Il che è rispettabile, perché lo avevamo detto che il referendum rappresentava un appuntamento importante e un nodo. – ha dichiarato l’ex segretario del Pd a Paolo Mastrolilli de La Stampa – Però mentre noi stiamo a discutere da tre mesi di come si fa il congresso del Pd, come si muove Sel, come Berlusconi e Salvini vanno d’accordo, fuori c’è un’Europa che continua ad essere il punto fondamentale in un mondo che viaggia a una velocità straordinaria». Un’Europa, quindi, mobile, che lo scenario politico italiano dovrebbe seguire.

Per «ossigenare il cervello» durante l’itinerario californiano, Renzi ha incontrato Tim Cook e Elon Musk, rispettivamente Ceo di Apple e Tesla, e ha visitato l’Università di Stanford. A proposito di quest’ultima ha affermato: «Stanford è un punto di riferimento fondamentale per il rapporto tra le università e il lavoro, le università e le aziende. Nessuna delle grandi compagnie della Silicon Valley che tutti conosciamo esisterebbe, se non ci fosse stata la straordinaria forza di Stanford e degli altri grandi atenei». Aggiungendo subito dopo: «Questo è il tema che mi sta a cuore: il rapporto tra le università e l’innovazione, e il messaggio positivo dell’innovazione».

L’ex presidente del Consiglio, però, dal suo blog affronta anche la questione dei populismi: «Qual è il rapporto tra popoli e populisti? Se, da entrambi i lati dell’Oceano, una quota crescente di cittadini ha la sensazione di aver perso il controllo della propria vita e della comunità nella quale vive, la risposta non può essere un’alzata di spalle». Puntando il dito contro: «I nuovi nazionalisti una soluzione ce l’hanno: chiudere le frontiere, interrompere gli scambi, rigettare il diverso». Una posizione che Renzi non accetta, proponendo invece un passo indietro: «Bisogna mostrare che l’alternativa è la società aperta, inclusiva, tollerante, dove non si rinuncia all’identità, alla cultura, alla tradizione ma forti dei propri valori ci si apre al dialogo e al confronto».

Rossella Melchionna

È nata ad Ariano Irpino (AV) il 17/11/1991. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale presso l’Università degli studi di Salerno, collabora con due testate cartacee, "Segnocinema" (bimestrale di teoria e critica del cinema) e "Il Mattino" (quotidiano, edizione Avellino).