Via libera dal Senato al voto di fiducia sulla riforma del processo penale. I sì sono stati 156, i no 121. Un solo astenuto. Il testo, già approvato dalla Camera il 23 settembre 2015, tornerà ora all’esame di Montecitorio, essendo stato modificato. Tre sono i punti centrali della riforma. Il primo riguarda la delega sulle intercettazioni. Prevista una nuova fattispecie penale, punita con reclusione fino a 4 anni, per quanti diffondano il contenuto di conversazioni captate fraudolentemente al solo fine di arrecare danno alla reputazione altrui. La punibilità è esclusa se le registrazioni sono usate in procedimenti amministrativi o giudiziari e per l’esercizio del diritto di cronaca. Il secondo concerne la semplificazione delle procedure e la revisione dei presupposti di accesso alle misure alternative al carcere. Il terzo è relativo alla prescrizione, con la previsione di tre anni per la sospensione dei termini in caso di condanna di primo grado, con uno stop di un anno e mezzo tra primo grado e appello e tra secondo grado e Cassazione. L’aumento dei termini di prescrizione, fino a 18 anni, è previsto invece per i reati contro la pubblica amministrazione, come la corruzione.
Riforma del processo penaleIl Senato vota la fiduciala legge tornerà alla Camera
Cambiamenti sulle intercettazioni novità anche sui tempi di prescrizione