Grillo e i 5Stelle
cambiano alleanza in Europa
divorzio Ukip e sì all’Alde

Il voto decide la nuova alleanza il 78% dice Sì, polemiche nel M5S

Il Movimento 5 Stelle ha scelto il suo futuro in Europa. Lo ha chiesto il suo leader Beppe Grillo, che con un post sul suo blog ha proposto al popolo pentastellato di uscire dall’alleanza con  l’Ukip per creare un nuovo gruppo con Alde (Alleanza dei liberali e democratici per l’Europa). Il 78% dei votanti hanno votato per il passaggio all’Alde, mentre solo 6.400 volevano la permanenza con l’Efdd.

Quando il M5S attaccava Verhofstadt. I malumori creati dalla proposta grillina sono molteplici. La nuova alleanza con l’Alde potrebbe tradire gli ideali antieuropeisti dei grillini. Non è un caso che nel luglio del 2015 un articolo sul blog di Grillo definiva Guy Verhofstadt, leader del gruppo liberaldemocratico, come un uomo impresentabile al Parlamento Europeo. Una figura che incarnava l’euroStatocentrismo.

verhofstadt-675

Le polemiche: la giravolta grillina sembra aver spiazzato i stessi membri dell’ M5s. «La decisione del voto di oggi è stata presa all’oscuro di tutti gli eurodeputati. Detto questo, per noi un gruppo vale l’altro, finché manteniamo la nostra autonomia di voto», ha scritto su Fb Marco Affronte, eurodeputato del M5s. Più duro invece il commento di Carlo Sibilia (ex membro del Direttorio), che definisce «i sette punti per l’Europa del M5s come completamente incompatibili con la loro agenda pro-Europa». Sulla proposta grillina è intervenuto anche l’alleato europeo Nigel Farage. «In termini politici sarebbe completamente illogico per i 5 stelle unirsi al gruppo più eurofanatico del Parlamento europeo» ha dichiarato il leader dell’Ukip.

Le motivazioni del leader: Il guru grillino considera l’alleanza una mossa necessaria e strategica per non cadere nel dimenticatoio di Strasburgo. «Alde conta 68 eurodeputati e con la presenza del Movimento 5 Stelle diventerebbe la terza forza politica al Parlamento europeo. Questo significa – sottolinea – acquisire un peso specifico di notevole importanza nelle scelte che si prendono». Un’altra soluzione era quella di finire nel gruppo misto. Ma per Grillo significava «occupare una poltrona con le mani legate: significa non poter lavorare»

 

 

Valerio Toma

Nato a Cagliari nel 1992, dopo la maturità scientifica frequenta il corso di laurea in Lingue e Comunicazione alla Facoltà di Cagliari. Completa il percorso accademico con 110 e lode presentando la tesi “Tanti anchor, altrettanti linguaggi’’: uno studio sui modelli di conduzione dei notiziari italiani. Parla fluentemente l’inglese e il tedesco.