Il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz ha annunciato che non si ricandiderà per un altro mandato. L’indiscrezione era trapelata stamattina sulla prima pagina del quotidiano bavarese Sueddeutsche Zeitung, poche ore dopo è arrivata la conferma dello stesso Schultz, che ha rivelato alla redazione europea dell’Arp l’intenzione di dedicarsi alla politica tedesca. Nonostante non vi siano ancora conferme ufficiali, ci sono tutte le premesse per ipotizzare un’imminente corsa alla cancelleria. In questo caso sarebbe il candidato anti-Merkel dei socialdemocratici, ma si pensa a lui anche per la carica di Ministro degli Esteri al posto di Frank-Walter Steinmeier, che da febbraio 2017 sarà il nuovo presidente della Repubblica Tedesca.
Un mandato durato quasi cinque anni quello di Martin Schulz, anche se la sua carriera a Bruxelles è pluriventennale. Parlamentare europeo dal 1994, eletto Presidente nel 2012 e poi riconfermato nel 2014, è noto per la sua inflessibilità tipicamente tedesca e per la sua estrema schiettezza. Queste caratteristiche hanno provocato in passato dei diverbi con due dei nostri premier, Silvio Berlusconi in testa. In piena sessione plenaria a Strasburgo nel luglio 2003, l’ex-cavaliere sottolineò la cinematografica predisposizione di Schulz al ruolo di “kapò nazista” facendo cadere il gelo nell’aula. Sempre a Strasburgo, nel gennaio 2015 il premier Renzi lo fece attendere un quarto d’ora prima di presentarsi ad un incontro bilaterale. Un ritardo imperdonabile per Schulz, che in un’intervista trasmessa dal programma Le Petit Journal, sull’emittente francese Canal +, ironizzò sulla non-puntualità tutta italiana del nostro Presidente del Consiglio.
Prima di entrare nel movimento socialista, Schulz era una promessa del calcio ma la sua carriera fu irrimediabilmente interrotta da un grave infortunio al ginocchio. A quel periodo risalgono anche i suoi problemi di alcolismo, come lui stesso ha dichiarato in un’intensa intervista al Sueddeutsche Zeitung, in cui ha raccontato di essere uscito dal tunnel con molta fatica e grazie al fratello, medico ospedaliero.
