epa05677943 Syria Red Crescent ambulances are prepared to drive in a convoy evacuating wounded civilians from the eastern part of Aleppo, Syria, 15 December 2016 (issued 16 December 2016). Evacuation of civilians from the rebel-held parts of Aleppo were suspended according to news reports on 16 December 2016. Aleppo's residents have been under siege for weeks and have suffered bombardment, together with chronic food and fuel shortages. EPA/GHITH SY

Mosca: “Aleppo liberata”
Le ong smentiscono
“Molti civili da salvare”

Questa mattina stop alle evacuazioni
Assad: “Un momento epocale”

Mosca ha dichiarato conclusa l’evacuazione di Aleppo. Dopo che questa mattina le operazioni erano state nuovamente sospese, nelle ultime ore il ministero della Difesa di Mosca ha affermato con una nota che la città siriana è stata sgomberata dai combattenti e dalle loro famiglie. “Secondo gli evacuati dell’ultimo convoglio, i quartieri di Aleppo est nell’ultimo giorno sono stati lasciati da chi lo volesse” ha aggiunto. “In alcuni quartieri sono rimasti miliziani delle bande radicali irriducibili che conducono attacchi a fuoco sulle truppe siriane”.

Secondo Mosca sono stati portate via oltre 9.500 persone, tra cui più di 4.500 miliziani e 337 feriti. Donne e bambini sarebbero stati evacuati dalle zone controllate dai miliziani. Altre fonti tuttavia, tra cui la Croce Rossa internazionale e la tv di stato siriana, sostengono che l’evacuazione sia stata solo sospesa e che proseguirà nei prossimi giorni. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha smentito del tutto le dichiarazioni russe, sottolineando l’urgenza di intervenire e salvare numerosi civili, tra cui molti bambini.

L’evacuazione in corso questa mattina sembrava essere un segnale di uscita dalla drammatica situazione di stallo di ieri, quando autobus carichi di civili e pronti a muovere verso Idlib, sono stati bloccati da un’improvvisa sospensione dell’accordo. Ma, secondo quanto riportato, un gruppo di miliziani sciiti lealisti ha sparato contro un convoglio in partenza da Aleppo, provocando un bilancio di almeno quattro civili morti e quattro feriti. L’osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) ha sottolineato che si trattava delle prime 24 ore di pace dopo 30 giorni di bombardamenti. Migliaia di persone, tra miliziani ribelli, civili e centinaia di feriti, attendevano oggi di essere evacuate. Tuttavia, nel suo secondo giorno l’operazione, è nuovamente fallita. Notizie contrastanti circolano sul numero delle persone che hanno finora lasciato la zona, ora assediata dalle milizie governative e fino a mercoledì in mano agli insorti. La Russia parla di un numero di 6.462, tra cui 3.000 miliziani e 301 feriti.

Nel frattempo ieri, Bashar al-Assad ha parlato di un “momento epocale nella storia della regione”. In un video pubblicato su Facebook, ha affermato che “con la liberazione di Aleppo i siriani “hanno scritto la storia”. Il presidente ha poi continuato: “Con la liberazione di Aleppo, la situazione cambia non soltanto per la Siria, non solo per la regione, ma per il mondo intero.”

Giulia Turco

Giulia Turco, 22 anni. Approda al Master in Giornalismo dopo la Laurea triennale in Lettere Moderne, conseguita a Bologna, la sua città. Inglese, francese, spagnolo le lingue apprese durante gli studi, che le permettono di coltivare una delle sue più grandi passioni: il viaggio. Parole chiave: curiosità, passione, determinazione. Fanno di lei un occhio attento, pronto a cogliere e interpretare i grandi e piccoli cambiamenti delle società di oggi.