L'entrata del palazzo dove in un appartamento sono stati trovati morti due bambini a Trento, 27 marzo 2017. ANSA/JACOPO VALENTI

Trento, morti due fratellinili avrebbe uccisi il padreche poi si è suicidato

La madre ha trovato i corpi dei bimbi alla base possibili problemi economici

Due fratellini sono stati trovati senza vita in un appartamento a Trento, nel quartiere delle Albere. A rinvenire i corpi e avvertire la polizia è stata la madre, che in questo momento sta testimoniando davanti a un magistrato.

Poco dopo le 14.00, inoltre, è stato trovato ai piedi di una scarpata il corpo senza vita del padre dei due bambini. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo si sarebbe suicidato gettandosi da una terrazza panoramica a Sardagna, vicino Trento.

Potrebbe essere stato proprio lui ad uccidere i due bambini, di appena due e quattro anni. Dopo aver commesso il terribile omicidio, l’uomo si sarebbe allontanato con la propria auto, gettandosi da un dirupo.

Gli inquirenti stanno cercando riscontri all’interno dell’appartamento in cui sono stati trovati i due piccoli. Questa mattina la coppia avrebbe dovuto recarsi da un notaio per firmare il rogito per l’acquisto di un appartamento. Ad uscire per prima di casa sarebbe stata la donna, secondo quanto lei stessa ha riferito agli inquirenti. Al suo rientro – intorno a mezzogiorno – la scena che le si è presentata davanti è stata terribile: i suoi due figli giacevano per terra privi di vita, mentre suo marito era sparito. Alcuni media locali riferiscono che il padre avrebbe ucciso i due figli a martellate. Una terza figlia, una ragazzina di 13 anni, si è invece salvata perché al momento si trova in gita scolastica.

«Il padre dei due bimbi mi aveva detto pochi giorni fa che stava per firmare il rogito per l’acquisto della casa. Sembravano la famiglia del Mulino Bianco», ha dichiarato un vicino.

Alla base del gesto, sempre secondo le prime ipotesi, potrebbero esserci difficoltà legate proprio all’acquisto dell’appartamento. Probabilmente l’uomo – che faceva l’operatore finanziario ed era un ex carabiniere – aveva dei problemi economici seri, tenuti sempre nascosti alla propria famiglia. Bugie che sarebbero venute a galla tramite questa pratica per l’acquisto dell’immobile.

Antonio Scali

Nato in provincia di Reggio Calabria 25 anni fa, ha conseguito una Laurea Triennale alla Lumsa in Lettere Moderne e una Magistrale alla Sapienza in Filologia. Da sempre affascinato dal giornalismo, ha maturato diverse collaborazioni con siti internet, radio e tv occupandosi principalmente di sport.