Urbino, arrestati tre cinesiimprenditori nel tessileEvasi 2 milioni di euro

Eludevano i versamenti fiscali ci sono anche dodici indagati

Beni per un valore di oltre 2,1 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Urbino nell’operazione “Speedy Chinese 2”. Tre imprenditori tessili cinesi, accusati di aprire e chiudere le aziende per sottrarsi ai pagamenti fiscali, sono stati arrestati questa mattina su ordine del Gip.

I tre imprenditori, che lavoravano a Fossombrone e Senigallia, avevano dato vita a un’associazione per delinquere. Con loro indagate altre dodici persone per reati tributari: dall’omessa dichiarazione dei redditi alla dissimulazione di scritture contabili, dalla sottrazione fraudolenta al pagamento delle tasse. I tre, comunque, sono stati fermati poco prima che spostassero le loro attività in alcune città del nord Italia, tra cui Mantova.

Rossella Melchionna

È nata ad Ariano Irpino (AV) il 17/11/1991. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale presso l’Università degli studi di Salerno, collabora con due testate cartacee, "Segnocinema" (bimestrale di teoria e critica del cinema) e "Il Mattino" (quotidiano, edizione Avellino).