La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, il presidente dell'Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro (S) e il premier Paolo Gentiloni in occasione della firma degli accordi per finanziamenti per le periferie con i sindaci a Palazzo Chigi, Roma, 06 marzo 2017. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Varato il Piano periferie500 milioni per l'inizioieri la firma con i sindaci

Altri 1,6 miliardi di euro in arrivo per coprire progetti in graduatoria

Parte il piano per il recupero delle periferie italiane. Ieri infatti il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha firmato a Palazzo Chigi i protocolli di intesa per i Piani di rilancio delle periferie degradate delle grandi città, sbloccando i primi 500 milioni di euro messi a disposizione dallo Stato. La prima parte del piano statale coinvolge 24 progetti di riqualificazione. Tra i firmatari presenti ieri c’erano la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il sindaco della Città metropolitana di Bari Antonio Decaro, quello di Firenze Dario Nardella, i primi cittadini di Napoli Luigi de Magistris e di Messina Renato Accorinti. Adesso, dopo la registrazione dei protocolli da parte della Corte dei Conti, i Comuni in questione avranno 60 giorni per presentare i progetti definitivi e altri 60 per gli esecutivi, prima di dare il via ai lavori.

Cinquecento milioni subito, quindi. Ma non finisce qui: altri 1.600 sono stati promessi dal Governo tramite la Legge di Bilancio 2017.  Un lauto investimento che coprirà tutti i 120 progetti inseriti nella “Graduatoria progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”, pubblicata il 6 dicembre scorso. Una riqualificazione per un totale di 3,9 miliardi di euro, se si considerano anche i co-finanziamenti pubblici e privati. Alcuni dei progetti finanziati, trattandosi di opere pubbliche o di investimenti privati, sarebbero stati realizzati in ogni caso. Ciò non toglie però che le risorse statali messe a disposizione di Palazzo Chigi sono di gran lunga le più alte mai stanziate in Italia per progetti urbani complessi.

Carmelo Leo

Nato a Messina nel 1993, ha conseguito la laurea triennale in Scienze delle Relazioni Internazionali e Politiche nel 2016 con una tesi dal titolo “Il declino del sogno americano: gli Stati Uniti nel tornante storico del Sessantotto”. Dopo qualche breve esperienza giornalistica online si è iscritto al Master in Giornalismo della LUMSA. Appassionato di storie, che siano esse libri, film, racconti, videogiochi o canzoni.