Parlamento UE
regole uniformi su pesca
e tutela del mare

Approvati norme e controlli standardizzati
sull’intera catena di produzione ittica

A partire da ieri, tutti i pescatori europei saranno trattati allo stesso modo e le regole per la tutela degli ecosistemi marini saranno applicate in maniera uniforme in tutta Europa. Il Parlamento Europeo ha approvato ieri una nuova risoluzione in materia di pesca e regole comuni. Con 581 voti a favore e 59 contrari gli europarlamentari hanno varato la riforma delle regole dei sistemi di cattura dei pesci e di protezione della fauna ittica, demandando la responsabilità del controllo a un unico organo che avrà le sue sedi in ogni Stato. Una risoluzione che precede la riforma generale del Control System Council Regulation prevista nel 2017, e che dovrà essere applicata in tutti i paesi europei. “Le regole comunitarie sulla pesca devono essere applicate omogeneamente a tutti i pescatori europei, così che possano essere trattati in maniera equa” spiega il comunicato stampa del Parlamento Ue sulla risoluzione. Finora le differenze nei metodi usati per i controlli e le difformità nella conduzione delle ispezioni hanno determinato una situazione di caos nella filiera produttiva. Allo stato attuale alcuni paesi membri organizzano controlli lungo l’intera filiera, altri al contrario verificano solo determinati fasi della catena. Anche il livello di infrazione varia da una nazione all’altra, con l’applicazione di sanzioni amministrative o di natura penale diverse a seconda del Paese, determinando così una disparità di trattamento.

Una risoluzione che va incontro alle richieste delle associazioni che si occupano di tutela ambientale e della salvaguardia dei mari e della fauna ittica. La situazione è gravissima, avverte Greenpeace, che si batte da anni contro il sovrasfruttamento delle risorse ittiche e la mancanza di controlli standard che porta a filiere incontrollate, vera causa della disastrosa condizione in cui versano gli ambienti e gli ecosistemi marini. La mancanza di controlli standard ha contribuito in maniera decisiva ad aggravare la situazione, determinando anche rischi per la salute dei consumatori che fino ad ogni non avevano una filiera garantita comune.

Siria Guerrieri

Dottore di Ricerca, giornalista con la passione per Politica ed Esteri fin dai tempi dell’università. Nel 2010 e nel 2011 è a Washington DC per una borsa post-doc. Dal 2014 al 2016 collabora con la redazione di Rassegna, Rassegna.it e Liberetà, occupandosi di esteri e politiche dell'Unione Europea.