Aggressione a militanti di Militia Christi e scritte inneggianti al fascismo a piazza Risorgimento. Roma sempre più insicura

Non c’è pace per Roma. La città che si prepara a ospitare il conclave, e quindi l’imponente flusso di fedeli proveniente da tutto il mondo, è teatro di aggressioni e reviviscenze da ventennio. Le ultime, in ordine di tempo, si sono verificate nei giorni scorsi, con l’aggressione a due esponenti del movimento ‘Militia Christi’ all’Eur e le scritte inneggianti al fascismo disegnate sui muri di Piazza Risorgimento.

Andando con ordine, i due militanti dell’associazione sono stati aggrediti, secondo quanto dichiarato dal portavoce, Fabrizio Lastei, la notte di martedì scorso nei pressi della sede della Regione Lazio. «Alessio e Philippe (i nomi dei due feriti, n.d.r.) stavano attaccando manifesti della nostra lista civica per le elezioni comunali al primo municipio – spiega Lastei – All’improvviso è arrivato un gruppo di esponenti dei centri sociali, armati di mazze, che li hanno aggrediti e feriti. La loro auto è stata distrutta». L’aggressione sarà denunciata alla polizia. “Nello spirito del perdono cristiano – ha aggiunto il portavoce – la nostra lotta contro queste forme di sopraffazione non arretrerà di un passo”.

Le scritte sono state invece lasciate in occasione della manifestazione in ricordo di Mikis Mantakas, lo studente greco, appartenente al Fronte Universitario d’Azione Nazionale, ucciso a Roma il 28 febbraio del 1975, proprio in piazza del risorgimento, nell’assalto alla sede del Msi di Via Ottaviano.

«Come ogni anno, la manifestazione dell’estrema destra per Mantakas si caratterizza per deturpare, con croci celtiche, scritte e affissioni selvagge, una delle principali piazze storiche della città, attraversate da numerosi turisti diretti a San Pietro – spiega Giovanni Barbera, presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII – Uno spettacolo indecoroso che umilia la città agli occhi del mondo, soprattutto per quei simboli di morte e di dolore che offendono la coscienza civile e democratica della città. Chiediamo al Campidoglio, che spesso si è mosso con iniziative di ‘partè come quella sul murales in memoria di Scialabba nel X Municipio, di intervenire urgentemente per ripulire la piazza da scritte, simboli di morte, manifesti e striscioni affissi abusivamente, addebitandone i relativi costi ai promotori della suddetta manifestazione».