E’ in grave pericolo di vita il piccolo Francesco, il bambino di tre anni che ieri, all’Ikea di Porta di Roma, si è strozzato mangiando un wurstel. Il piccolo era a tavola con la mamma quando, probabilmente a causa di un boccone troppo grosso, ha iniziato a soffocare. Il bambino è stato prima trasportato all’ospedale San Pietro ed è ora ricoverato, in prognosi riservata, in terapia intensiva neonatale al Policlinico Gemelli. Nei minuti precedenti all’arrivo delle ambulanze sono stati vani i tentativi di rianimazione da parte dei presenti, il piccolo ha ripreso a respirare solo all’arrivo dell’ambulanza sulla quale il medico ha effettuato manovre di disostruzione e rianimazione.
“Probabilmente si è trattato di un’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo – spiega il direttore della centrale operativa dell’Ares 118 di Roma – ci hanno contattati segnalando che il bambino non respirava, così abbiamo dato al caso il codice rosso, inviando subito sul luogo le due ambulanze più vicine, più una terza con medico a bordo”.
Nessuno all’interno del negozio è stato in grado di praticare la respirazione artificiale, un corso di primo intervento era stato programmato proprio all’interno dell’Ikea a partire da maggio prossimo. Ikea ha imposto il silenzio ai suoi dipendenti e, in una nota, spiega che: “ai primi segni di soffocamento il responsabile di turno del negozio ha richiesto il soccorso del 118 e, con altoparlante, l’intervento dei medici presenti nel centro commerciale. Nel frattempo sono intervenuti gli addetti della squadra di primo soccorso per effettuare la manovra di disostruzione mentre ai sanitari accorsi è stato messo a disposizione un defibrillatore”.
Il piccolo, secondo i medici, è rimasto in arresto cardiaco per almeno 20 minuti ed al momento è impossibile valutare se ci saranno eventuali danni celebrali, causati dall’assenza di sangue al cervello.
Cecilia Greco
