CITTÀ DEL VATICANO – Papa Leone XIV continua il progetto del suo predecessore Francesco con l’Esortazione apostolica “Dilexi te”, la prima esortazione di Prevost. Il documento mette al centro tutte le povertà da quella economica a quella educativa, dai malati ai carcerati percorrendo tutte le categorie più fragili della società. Nella premessa il Pontefice si è detto “convinto che la scelta prioritaria per i poveri generi un rinnovamento straordinario sia nella Chiesa che nella società, quando siamo capaci di liberarci dall’autoreferenzialità e riusciamo ad ascoltare il loro grido”.
“A vecchie povertà se ne aggiungono di nuove”
Nel testo dell’esortazione Leone sottolinea le differenze tra le povertà e le divide tra morali, materiali e culturali. “L’impegno a favore dei poveri” rimane “insufficiente”, i criteri della politica sono “segnati da numerose disuguaglianze e, perciò, a vecchie povertà” se ne aggiungono “di nuove, talvolta più sottili e pericolose”, queste le parole del Pontefice.