Maurizio Landini, come Matteo Salvini, “è solo un soprammobile da talk show”. Così Renzi – dalla direzione del Pd – risponde ieri alle provocazioni arrivate in questi giorni dal leader della Fiom, per ultima quella in cui l’ex sindaco di Firenze veniva equiparato a Silvio Berlusconi per politica economica e del lavoro.
Il capo di governo ridimensiona la “coalizione sociale” (lanciata dalla Fiom con la manifestazione del 27 marzo) definendola “una sfida interessante che richiede una riflessione politica e culturale in più”, pur rimanendo l’espressione di “un mondo segnato dal velleitarismo che non è mai stato maggioritario nella sinistra”. Una questione – insomma – che “non toglie il sonno”, come tiene a sottolineare il presidente del Consiglio, assorbito in questi giorni dalle spaccature sull’Italicum.
Questa mattina, durante la trasmissione “Lei non sa chi sono io”(Agon Channel), Landini riprende la polemica intervistato da Luisella Costamagna: “soprammobile da talk show? Io di solito i soprammobili a casa mia li spolvero e li tratto anche abbastanza bene. Ma poi, detto da una persona che sta tentando di controllare la televisione e che fa degli slide della comunicazione, a volte più dell’immagine che della sostanza, il suo modo di vita, lo trovo un po’ singolare”. L’ex operaio conclude dicendo di non voler proseguire “su questo livello di scontro” ed invita Renzi “a prendere sul serio coloro che vogliono risolvere i problemi del paese”.
Infine continua la sintonia tra Landini e Camuso. Proprio ieri, dai microfoni della trasmissione “Piazza Pulita”, la segretaria della CGIL è tornata sul paragone tra i governi Renzi e Berlusconi ritenendo difficile l’impresa di eleggere il peggiore: “Berlusconi fece scientemente un’operazione di divisione dei sindacati mentre Renzi è per la loro cancellazione”.
Raffaele Sardella
