C’è chi è pronto a giurare che la storia del fumetto sia radicata nella notte dei tempi, nelle pitture rupestri con scene di caccia o di vita quotidiana. Sarà l’idea di circolare continuità, sarà la narrazione per immagini alla quale spesso si integrano scritte, ma i graffiti preistorici possono davvero essere esempio di vignette ante litteram: dalla ‘grande striscia’ della Colonna Traiana alle scene mitologiche o quelle con la vita di santi e eroi.
Proprio all’arte del fumetto è dedicata la campagna social lanciata per il mese di marzo dal ministero di beni culturali e turismo, che coinvolge tutti i musei e i parchi archeologici italiani, che metteranno in risalto raffigurazioni e opere riconducibili al fumetto, sostenendo così il progetto #Fumettineimusei, realizzato dal Mibact e destinato ai bambini e ai ragazzi che partecipano alle iniziative didattiche museali.
Fino al 1° aprile 2018, l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma espone i disegni originali delle copertine e gli schizzi delle principali tavole dei 22 #Fumettineimusei. Al termine dell’esposizione, le tavole entreranno a far parte della collezione permanente dell’Istituto, costituendo così il primo grande nucleo di opere legate all’arte del fumetto (l’ingresso è libero, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, in via della Stamperia, 6 – Roma).
Obiettivo del Mibact, è arrivare a realizzare 50 graphic novel, un vero e proprio viaggio a fumetti attraverso i musei italiani. Insieme alle storie brevi create dagli artisti e alla sezione didattica, i libri contengono una pagina bianca, un invito ai ragazzi a riempirla di schizzi e disegni raccontando la propria storia a fumetti e pubblicandola sui social network con l’hashtag #Fumettineimusei
La caccia al fumetto è aperta.
