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Svolta su Garlasco, dalle unghie di Poggi “Dna compatibile con quello di Sempio”

di Vincenzo Cimmino27 Novembre 2025
27 Novembre 2025
Sempio

Andrea Sempio esce dalla caserma dei Carabinieri di via Vincenzo Monti accompagnato dai suoi avvocati | Foto Ansa

GARLASCO – Tracce di Dna sul dito di Chiara Poggi compatibili con quello di Andrea Sempio. È il risultato che rovescia quanto stabilito in precedenza dal genetista Francesco De Stefano, perito della Corte d’Appello di Milano che undici anni fa condannò Alberto Stasi. Escluse dalla nuova perizia le tracce di materiale genetico appartenenti al cosiddetto “Ignoto 2”, a Stasi e ad altri amici del fratello della vittima. La nuova conferma arriva grazie ad una analisi biostatistica condotta dalla genetista Denise Albani del gabinetto di polizia scientifica.

Dall’archiviazione di Sempio alla nuova pista

La tecnica indica “piena concordanza” tra l’aplotipo Y rilevato nel 2007 dalla giovane e la linea paterna del profilo biologico dell’indagato. Così come stabilito in precedenza anche dal consulente della procura di Pavia Carlo Previderé. De Stefano, invece, scartò lo stesso materiale perché “non consolidato” e quindi inutilizzabile, fornendo i presupposti scientifici per la prima archiviazione di Sempio. Archiviazione chiesta nel 2017 dall’allora procuratore Mario Venditti, oggi sotto indagine per corruzione in atti giudiziari per aver favorito la famiglia dell’indagato.

“Risultati non particolarmente forti”

Per il team che assiste l’ex amico di Marco Poggi, quelli evidenziati dalla genetista Albani sarebbero risultati “non particolarmente forti” a livello statistico su un Dna “degradato, parziale, misto e non consolidato”. Oltre al tema del possibile “trasferimento” da un oggetto con quel profilo genetico, quindi non attraverso un “contatto diretto”, alla mano di Chiara Poggi. Dello stesso avviso consulenti e legali della famiglia della vittima, secondo i quali quel materiale genetico non può essere utilizzato perché senza validità scientifica.

Sempio: “Innocente e amareggiato dalle indiscrezioni”

Sempio, a detta di fonti vicine al 37enne, si direbbe molto amareggiato per l’uscita di indiscrezioni sui dati della perizia durante l’incidente probatorio, prima del deposito delle conclusioni della perita. Resta anche convinto di poter dimostrare, attraverso il lavoro dei suoi difensori, la propria innocenza. 

Il 18 dicembre il confronto in aula tra i periti

Ora Denise Albani ha tempo fino al 5 dicembre per depositare la sua perizia alla giudice Daniela Garlaschelli del Tribunale di Pavia. Il 18 dicembre, in aula, sono attesi periti e consulenti per confrontarsi sui risultati. La conferma, arrivata dalle comparazioni, resta però in ogni caso un punto decisivo per le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano coordinati dal procuratore Fabio Napoleone e dal procuratore aggiunto Stefano Civardi. Un nuovo tassello che, a 18 anni dal delitto, può riscrivere la storia dell’omicidio di Garlasco.

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