Emmanuel Macron e Giorgia Meloni al Consiglio dell'Unione Europea | FOTO ANSA

Sostegno Ue per l'Ucrainaed emergenza migranti Macron frena sui jet

Meloni: "Soddisfatta dell'incontro" Nuovo attacco missilistico in Ucraina

L’emergenza migranti e il sostegno militare all’Ucraina. Sono questi i temi principali affrontati al Consiglio dell’Unione Europea che si è concluso nella notte di giovedì 9 febbraio a Bruxelles. 

Macron: frena sui caccia a Kiev

Tra le decisioni che più hanno caratterizzato il vertice delle nazioni europee è stata la posizione di Emmanuel Macron riguardo la fornitura di caccia e navi da guerra a Kiev, su cui Volodymyr Zelensky aveva fatto pressione più volte nel corso dei giorni precedenti all’incontro. Il presidente francese ha infatti dichiarato che gli aerei da combattimento richiesti dall’Ucraina non potranno essere consegnati in tempi brevi ma assicura la volontà di offrire armi “più utili” e “più veloci”. “Non escludo assolutamente nulla”, ha assicurato Macron, “ma non corrisponde alle esigenze di oggi”.

Rapporti tra Meloni e Macron: temperatura sotto zero   

Non sembra essere cessato il gelo nei rapporti tra Italia e Francia dopo la questione della nave Ocean Viking. Ad alimentare la tensione è stata la decisione di Volodymyr Zelesnky di riservare solo a Gran Bretagna, Francia e Germania la possibilità di condurre incontri bilaterali. Giorgia Meloni si è detta però soddisfatta dell’incontro. “Ci sono ancora alcuni temi da approfondire” ha specificato al premier, senza esprimersi riguardo l’esclusione dagli incontri riservati con il presidente ucraino. “Non ho avuto un incontro bilaterale con Meloni, ci siamo solo incrociati. Sono contento che abbiamo fatto insieme una cosa importante per l’Ucraina”, ha specificato poi il presidente francese. 

Ucraina: attacco russi si Kharkiv e Zaporizhzhia

Nelle scorse ore un pesante attacco aereo in Ucraina ha colpito il distretto di Kharkiv. “Sette persone sono rimaste ferite”, ha riferito il governatore della regione Oleg Synyehubov. A fornire ulteriori dettagli è stato il portavoce dell’aeronautica militare ucraina Yuriy Ignat, che ha affermato che le forze russe hanno lanciato un record di 35 missili S-300 anche nella regione di Zaporizhzhia. L’allarme antiaereo lanciato stamattina è però stato ritirato ed è ora possibile lasciare i rifugi.