“Libera” presenta la XIX giornata della memoria e dell’impegno

 Libera

L’associazione “Libera”, in collaborazione con “Avviso pubblico”, ha presentato alla stampa nella sede romana della FNSI la XIX giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. La manifestazione, come ogni anno, si terrà in tutta Italia il 21 di marzo ma, per favorire una più ampia partecipazione, l’evento principale – che sarà a Latina – è stato spostato al giorno seguente.

«Quest’anno abbiamo scelto Latina per riconoscere e sostenere le realtà presenti sul territorio» ha detto don Ciotti, presidente di Libera.
Roma sarà protagonista, al pari delle altre città, il 21 marzo con una veglia di preghiera e una riflessione sulle vittime delle mafie. Don Ciotti ha presentato l’iniziativa che si avvale, tra gli altri, del patrocinio di Roma capitale, della Regione Lazio e dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Il 70% dei parenti delle vittime di mafia – che, secondo i dati di Libera, sono circa 900 – chiede verità e giustizia. Il 21 marzo, il 22 a Latina, verranno letti i nomi di tutti i caduti, anche del piccolo Cocò, che don Ciotti ricorda con commozione. Guai a liquidare la giornata della memoria e dell’impegno «come un evento o una marcia. È un abbraccio vero, reale» che non ha bisogno di retorica ma di impegno quotidiano.

«La situazione attuale ci impone di non morire di prudenza» è la stoccata nei confronti della politica, che non può non affrontare il tema delle mafie in nome dell’equilibrio.  Poi un’esortazione al governo Renzi, affinché riprenda il decreto in materia di confisca dei beni in mano alla mafia che il governo Letta, prima dell’avvicendamento, stava per presentare in Parlamento.

Paolo Masini è intervenuto nella sua doppia veste di vice Presidente di Avviso pubblico, la rete di enti locali per la formazione civile contro le mafie, e di assessore del comune di Roma. «Sono più di 50 gli amministratori pubblici uccisi, perché non hanno piegato la schiena», rivela nell’annunciare il premio Pio La Torre che in primavera premierà quegli amministratori pubblici che «usano in maniera creativa i beni confiscati alla criminalità».

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha ribadito l’impegno della regione per una maggiore trasparenza. Tra le iniziative assunte, Zingaretti sottolinea come la Regione si sia costituita parte civile nel processo contro i clan Fasciani-Triassi di Ostia «affinché sia tangibile la reazione delle istituzioni».

Giovanni Di Giorgi, il sindaco di Latina, ha ringraziato “Libera” e “Avviso Pubblico” per la fiducia e ha definito «un dovere» essere un simbolo di legalità, a prescindere dai costi che alcuni gli contestano.

In chiusura è intervenuto il musicista Andrea Satta che ha presentato l’iniziativa “cento passi in bici contro mafie ed ecomafie”. L’allusione a Peppino Impastato è netta ma i 100 passi in realtà saranno 100 km, da Roma a Latina attraverso stradine rigorosamente secondarie. “La TransumanzaLatina” parte dal Colosseo alle ore 8 del 21 ma ci si può inserire lungo il tragitto. La notte si dormirà sul mare in uno spazio confiscato alla mafia e il 22 mattina verranno percorsi gli ultimi 13 km fino al capoluogo pontino. Il palco, dove si esibiranno anche i Têtes de Bois di Andrea Satta, sarà alimentato direttamente dall’energia di 128 dinamo collegate ad altrettante biciclette. A testimoniare che la legalità non è retorica ma un vero e proprio modo di vivere basato sul rispetto degli uomini e dell’ambiente.

Antonino Fazio

Nino Fazio

Nato a Messina il 9/03/88. Gli articoli di Gianni Brera, spulciati su internet, e prima ancora le radiocronache calcistiche hanno stuzzicato la sua fantasia. Dopo la maturità scientifica ha conseguito con lode la laurea in Scienze della comunicazione (Università di Catania). La passione per il Francese lo ha portato Oltralpe dove, contestualmente allo studio, ha lavorato come assistente di lingua italiana in un liceo. Collabora con oubliettemagazine.com.