Calano i pensionamenti
Meno 26,5% in nove mesi
“No tax area” a 8.126 euro

Il dato dall'inizio del 2016
meno pensioni anticipate

Sulla riforma delle pensioni, inserita nella Legge di stabilità, l’osservatorio Inps conferma che con l’aumentare dell’età calano i pensionamenti. Nel 2016, rispetto all’anno precedente, sono state liquidate 311.299 pensioni, con un calo del 26,5%. In aumento invece l’aspettativa di vita, che passa da 65 anni e 3 mesi, del 2015, a 65 anni e 7 mesi (4 mesi in più per tutti).
Un significativo calo c’è stato anche per le pensioni anticipate. Nel primo anno di attuazione del pacchetto previdenza, che verrà discusso alla Camera la prossima settimana, sono 75 mila le uscite anticipate previste nel 2016, contro le 157mila dello scorso anno. Secondo stime tecniche, si partirebbe con 7-8mila pensionamenti via cumulo nel 2017, per poi salire a 15-16mila nel 2018 e 25-26mila nel 2019, e per arrivare a circa 100mila uscite anticipate entro il 2026.
Nel dettaglio, i benefici che prevede il pacchetto pensione, messo a punto dal Governo accordatosi con il sindacato lo scorso 28 settembre, sono molteplici. Per cominciare la “no tax area” verrà estesa a 8.126 euro annui, contro i 7.800 euro del 2015. La manovra, secondo una stima fatta da “Il Sole 24 Ore”, includerà 100mila pensionati in più, che potranno godere dell’esclusione fiscale.
Nel 2017 i pensionati “precoci”, coloro che usciranno con 41 anni di contributi, non verranno penalizzati se andranno in pensione prima dei 62 anni con il numero di anni di contributi pagati previsti dal pacchetto. Una truppa di nuovi pensionati, stimati a 25mila persone l’anno, che si aggiungeranno ai 35mila aderenti all’Ape social, i quali tuttavia non sono dei pensionati a tutti gli effetti, perché beneficeranno di un prestito-ponte che li coprirà per circa quattro anni prima del pensionamento vero e proprio.
A queste nuove uscite potrebbero aggiungersi anche altre 25mila persone che potrebbero godere dell’ottava salvaguardia-esodati, di cui si è discusso nelle ultime settimane e che potrebbe confluire nella manovra.
Possibile proroga anche per “l’opzione donna”, ovvero la possibilità – estesa l’anno scorso – di andare in pensione anticipatamente con 35 anni di contributi e 57 anni e tre mesi d’età, per le donne che hanno maturato questi requisiti entro il 2015.

Michela Eligiato

Nata a Potenza il 31/07/92. Ha conseguito la laurea triennale presso la Lumsa in Scienze Umanistiche. Ha inoltre conseguito la laurea magistrale in Editoria e Scrittura alla Sapienza, con votazione 110/110 e lode. È iscritta dal 2014 nell’elenco dei Pubblicisti dell’ordine dei giornalisti della regione Basilicata.