Un anno senza Bowie
Il duca bianco avrebbe
compiuto ieri 70 anni

Non sono mancate iniziative e pubblicazioni
in ricordo dell'artista britannico

Il 2016 sarà ricordato come l’annus horribilis del mondo dello spettacolo e della cultura, viste le tante morti illustri. L’ultima, in ordine di tempo, quella di George Michael , avvenuta lo scorso 25 dicembre. Che non sarebbe stato un anno da ricordare lo si è intuito già dopo pochi giorni: il 10 Gennaio 2016, dopo 18 mesi di lotta contro il cancro, muore David Robert Jones, al secolo David Bowie, il “duca bianco”.

Bowie è morto due giorni dopo il suo compleanno (avrebbe compiuto ieri 70 anni), e due giorni dopo l’uscita di Blackstar, un album in cui, attraverso i video, annunciava la sua morte. Si è trattato del vinile più venduto nel 2016. Sky Arte lo ha ricordato ieri, alle 21.15, con la prima visione tv del documentario diretto da Sonia Anderson Bowie The Man who changed the world, con interviste a Bowie, ai suoi amici, ai suoi collaboratori, e con filmati che ripercorrono la storia dell’artista londinese.

Domenica, proprio nella capitale britannica, il Victoria & Albert Museum, che per primo nel 2013 ha ospitato la mostra David Bowie Is, gli dedicherà una giornata evento alla quale parteciperanno, tra gli altri, Nicholas Pegg, uno tra i più autorevoli studiosi di Bowie e Jonathan Barnbrook, autore, tra l’altro, della copertina di Blackstar.

Ma per i fan del duca bianco sono in arrivo due interessanti pubblicazioni. L’11 febbraio uscirà un vinile picture disc di Sound and Vision, il singolo estratto da Low, (esattamente quarant’anni dopo la pubblicazione del 45 giri che sul lato B aveva A New Career In A New Town). Sul lato A del picture disc, ci sarà una versione rimasterizzata di Sound and Vision, mentre il lato b conterrà il remix della traccia a cura di Sonjay Prabhakar, già pubblicato nel 2013.

Gli amanti della lettura invece potranno trovare nelle librerie Bowie, edito da Il Mulino. Si tratta di un libro saggio ad opera di Simon Critchley, filosofo, professore e grande ammiratore dell’artista scomparso, il quale analizza l’opera di Bowie con un approccio insolito, che mette in luce la natura del legame che tiene unito il fan al suo idolo.

Marco Assab

Nasce a Siracusa nel 1988. Si diploma in recitazione e dizione all’Accademia del cinema e della televisione di Cinecittà nel 2008. Consegue la laurea triennale in Scienze della comunicazione nel 2012 e quella magistrale in editoria e giornalismo nel 2014. Ha svolto un anno di Servizio Civile. Gestisce un canale Youtube e le relative pagine social.