CITTÀ DEL VATICANO – La Chiesa celebra oggi i 60 anni della Nostra aetate -“Il nostro tempo” -, la dichiarazione sui rapporti con le altre religioni che riconosce il legame tra cristianesimo e ebraismo. In questa occasione, papa Leone XIV torna a ribadire che “la Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte, a motivo del Vangelo stesso”.
Una dichiarazione che “deplora l’odio e le persecuzioni”
Il pontefice ricorda che la Nostra aetate è stata scritta contro ogni manifestazione di antisemitismo “dirette contro gli ebrei in ogni tempo e da chiunque”. Dalla sua pubblicazione, tutti i pontefici hanno condannato l’odio e le persecuzioni degli ebrei, “e così anch’io confermo che la Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte – sottolinea Leone XIV – a motivo del Vangelo stesso. Oggi possiamo guardare con gratitudine a tutto ciò che è stato realizzato nel dialogo ebraico cattolico”.
Un appello a tutte le religioni
Nel corso della sua udienza, papa Leone si rivolge a tutti i fedeli: “Oggi siamo chiamati a rifondare quella speranza nel nostro mondo devastato dalla guerra e nel nostro ambiente naturale degradato. Collaboriamo, perché se siamo uniti tutto è possibile. Facciamo in modo che nulla ci divida”. In nome della Nostra aetate, il pontefice chiede un’azione concreta per riaffermare il servizio all’umanità: “Insieme, dobbiamo essere vigilanti contro l’abuso del nome di Dio, della religione e dello stesso dialogo, nonché contro i pericoli rappresentati dal fondamentalismo religioso e dall’estremismo”.


