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Leone XIV: “Combattiamo l’antisemitismo. Serve speranza nel mondo devastato dalla guerra”

di Greta Giglio29 Ottobre 2025
29 Ottobre 2025

Papa Leone XIV all'Udienza generale in Piazza San Pietro, Città del Vaticano, 29 ottobre 2025 | Foto ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

CITTÀ DEL VATICANO – La Chiesa celebra oggi i 60 anni della Nostra aetate -“Il nostro tempo” -, la dichiarazione sui rapporti con le altre religioni che riconosce il legame tra cristianesimo e ebraismo. In questa occasione, papa Leone XIV torna a ribadire che “la Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte, a motivo del Vangelo stesso”.

Una dichiarazione che “deplora l’odio e le persecuzioni”

Il pontefice ricorda che la Nostra aetate è stata scritta contro ogni manifestazione di antisemitismo “dirette contro gli ebrei in ogni tempo e da chiunque”. Dalla sua pubblicazione, tutti i pontefici hanno condannato l’odio e le persecuzioni degli ebrei, “e così anch’io confermo che la Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte – sottolinea Leone XIV – a motivo del Vangelo stesso. Oggi possiamo guardare con gratitudine a tutto ciò che è stato realizzato nel dialogo ebraico cattolico”.

Un appello a tutte le religioni

Nel corso della sua udienza, papa Leone si rivolge a tutti i fedeli: “Oggi siamo chiamati a rifondare quella speranza nel nostro mondo devastato dalla guerra e nel nostro ambiente naturale degradato. Collaboriamo, perché se siamo uniti tutto è possibile. Facciamo in modo che nulla ci divida”. In nome della Nostra aetate, il pontefice chiede un’azione concreta per riaffermare il servizio all’umanità: “Insieme, dobbiamo essere vigilanti contro l’abuso del nome di Dio, della religione e dello stesso dialogo, nonché contro i pericoli rappresentati dal fondamentalismo religioso e dall’estremismo”.

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