KATHMANDU – Stanno bene i cinque alpinisti italiani di cui non si avevano più notizie dopo le disastrose valanghe in Nepal degli ultimi giorni. A comunicarlo è la Farnesina. Il Ministero degli Affari Esteri riferisce che gli escursionisti faranno rientro in Italia tra pochi giorni.
Gli escursionisti dispersi
Gli escursionisti della provincia di Como e dispersi sulle vette innevate del Nepal sono riusciti a comunicare con il Consolato Generale a Calcutta, messosi in contatto con l’agenzia di Milano e con l’agenzia nepalese legate al loro viaggio. Gli alpinisti, che non davano segnali da giorni, stanno bene e proseguiranno con il loro programma. Il rientro a Kathmandu è previsto sabato 8 novembre.
Intanto la Farnesina ha comunicato che riprenderanno giovedì 6 novembre le ricerche degli altri escursionisti dispersi. Mancano infatti all’appello ancora due italiani: Marco Di Marcello e Markus Kirchler. Le speranze di ritrovarli in vita sono purtroppo ridotte.
Le vittime della tragedia in Nepal
Il Ministero degli Esteri ha poi confermato la morte di tre italiani dopo le tempeste che hanno colpito le vette dell’Himalaya negli ultimi giorni. A perdere la vita, in due incidenti separati, sono il 28enne milanese Alessandro Caputo, il 51enne veneto Stefano Farronato e il 41enne abruzzese Paolo Cocco. La spedizione di cui facevano parte Caputo e Farronato era partita il 7 ottobre per la scalata del Panbari. Venerdì 31 ottobre, forti nevicate al Campo 1 a circa cinquemila metri di altitudine avevano interrotto i contatti. E proprio quella tempesta ha causato il decesso dei due alpinisti.
Secondo quanto riportato dal Giornale di Vicenza e dal Corriere del Veneto, la sorella di Farronato e la compagna del 51enne sono in partenza per il Nepal. In una breve dichiarazione rilasciata ai quotidiani, i familiari ricordano Farronato come “un uomo curioso, che amava seguire strade non comuni”. “Ha vissuto come aveva desiderato, con pienezza”, conclude la sorella. Intanto il sindaco di San Zeno di Cassola (Vicenza), di cui era originario Farronato, ha indetto il lutto cittadino.
La terza vittima italiana, Paolo Cocco, faceva invece parte della spedizione insieme ai due dispersi Di Marcello e Kirchler. I tre sarebbero stati travolti da una valanga mentre si preparavano a dare la scalata al Dolma Khang, un picco di oltre 6.300 metri che offre una vista panoramica sull’Everest.


