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HomeCronaca Giornata mondiale dell’infanzia, Unicef: “417 milioni di bambini in povertà e senza beni essenziali”

Povertà infantile
L’allarme dell'Unicef
“417mln bambini sotto soglia "

Pubblicati i dati del report 2025

nella giornata dedicata all’infanzia

di Antonio Fera20 Novembre 2025
20 Novembre 2025

(immagine di reportorio - Unicef)

ROMA – “Sulla povertà non dobbiamo abbassare la guardia”. Papa Leone XIV, nell’esortazione apostolica “Dilexi Te” – la prima del suo pontificato – ha lanciato un monito che oggi sembra risuonare nelle parole con cui l’Unicef apre il rapporto 2025 sulla condizione dell’infanzia: “Nel mondo sono 417 milioni i bambini che vivono in in condizioni di indigenza”.

Il rapporto

Il dato, pubblicato in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, è frutto di una ricerca che si basa sui dati provenienti da oltre 130 paesi a basso e medio reddito. La valutazione conclusiva sull’entità della “povertà multidimensionale” è stata calcolata misurando “le privazioni in sei categorie: istruzione, salute, condizione abitativa, nutrizione, servizi igienici e acqua”. Il report – dal titolo “La condizione dell’infanzia nel mondo 2025: porre fine alla povertà dei bambini. Il nostro imperativo comune” – mostra che “nel mondo 417 milioni di bambini, più di uno su cinque nei Paesi a basso e medio reddito, vivono in condizioni di povertà, privati di almeno due beni di prima necessità come nutrizione e servizi igienici”.

Conflitti, crisi climatiche e cambiamenti demografici rallentano i progressi

La percentuale di bambini che subiscono una o più deprivazioni gravi nei paesi a basso e medio reddito è scesa dal 51% nel 2013 al 41% nel 2023, in gran parte grazie alla priorità data ai diritti dei bambini nelle politiche nazionali e nella pianificazione economica. Tuttavia, i progressi stanno rallentando. I conflitti, le crisi climatiche e ambientali, i cambiamenti demografici, l’aumento del debito pubblico e il divario tecnologico sempre più ampio stanno aggravando la povertà.

Il report esamina anche la povertà monetaria, che limita ulteriormente l’accesso dei bambini al cibo, all’istruzione e ai servizi sanitari. Secondo gli ultimi dati disponibili, oltre il 19% dei bambini nel mondo vive in condizioni di estrema povertà monetaria, sopravvivendo con meno di 3 dollari al giorno. Quasi il 90% di questi bambini si trova nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale.

Nonostante tra il 2013 e il 2023 la povertà sia diminuita in media del 2,5% nei 37 paesi, in molti casi i progressi hanno subito una battuta d’arresto o hanno subito un’inversione di tendenza. In Francia, Svizzera e Regno Unito, ad esempio, la povertà dei bambini è aumentata di oltre il 20%. Nello stesso periodo, la Slovenia ha ridotto il suo tasso di povertà di oltre un quarto, in gran parte grazie a un solido sistema di prestazioni familiari e alla legislazione sul salario minimo.

Mattarella: “Oggi sono i più piccoli a pagare il prezzo più alto”

“Oggi, mentre i conflitti si moltiplicano, le crisi umanitarie e le disuguaglianze si aggravano, sono i più piccoli a pagare il prezzo più alto”. È il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza. “Anche nel nostro Paese persistono situazioni di abbandono e marginalità che non possiamo permettere si consumino nel silenzio e nell’indifferenza”, sottolinea il capo dello Stato.

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