CITTÀ DEL VATICANO – Nel mondo di oggi gli investimenti finanziari sono “impazziti e ingiustamente concentrati, idolatrati al sanguinoso prezzo di milioni di vite umane”. Lo ha detto Papa Leone durante l’udienza generale settimanale a Piazza San Pietro. “Siamo assorbiti da tante attività che non sempre ci rendono soddisfatti”, continua il Pontefice. “Molte delle nostre azioni hanno a che fare con cose pratiche, concrete. Dobbiamo assumerci la responsabilità di tanti impegni, risolvere problemi, affrontare fatiche”. Ma “non siamo macchine, abbiamo un cuore”. Ed è proprio “nel cuore – aggiunge Prevost – che si conserva il vero tesoro, non nelle cassaforti della terra”.
Leone XIV, nel discorso pronunciato dopo essere passato tra la folla radunata in Piazza San Pietro, continua dicendo che “l’approdo autentico del cuore non consiste nel possesso dei beni di questo mondo, ma nel conseguire ciò che può colmarlo pienamente, ovvero l’amore di Dio. Questo tesoro, però – avverte –, lo si trova solo amando il prossimo che si incontra lungo il cammino”. “Nessuno – conclude il Pontefice – può vivere senza un significato che vada oltre il contingente. Il cuore umano non può vivere senza sperare, senza sapere di essere fatto per la pienezza”.


