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HomeEsteri Bruxelles “pronta a guerra ibrida”. Pressing di Trump su Paesi Ue contro uso beni congelati”

Ucraina, Von der Leyen:
"Pronti a una guerra ibrida"
Pressing Usa su Paesi Ue

Divisioni alla vigilia del Consiglio Ue

Orban: "Putin risponderà con la forza"

di Clara Lacorte17 Dicembre 2025
17 Dicembre 2025
Ursula von der Leyen

Ursula von der Leyen durante il discorso a Strasbrugo | Foto ANSA

BRUXELLES – Permane la divisione dell’Unione europea sugli asset russi. Il Consiglio europeo si riunirà domani, giovedì 18 dicembre, a Bruxelles per decidere come finanziare l’Ucraina nei prossimi due anni. Una situazione che si preannuncia già complicata. Il nodo principale dell’incontro saranno, ancora una volta, i beni congelati alla Banca centrale della Federazione russa che ammontano a 210 miliardi di euro, 185 dei quali sono nelle disponibilità di Euroclear, gigante belga ora in causa con la Banca centrale russa. 

Obiettivo unanimità

Trovare un accordo unanime è l’obiettivo del summit, ma alcuni Paesi nutrono ancora profonde perplessità sulla proposta presentata dalla Commissione. Tra i contrari il Belgio, principale custode dei beni russi. Il premier Weber, infatti, non vuole rimanere l’unico esposto al rischio di un ricorso da parte della Russia. Per questo da settimane insiste sulla necessità che anche gli altri Stati si assumano la responsabilità di un eventuale rimborso. Italia, Bulgaria e Malta hanno, invece, votato con Bruxelles per rendere semi-perenne, a maggioranza qualificata, il congelamento dei beni russi, invocando l’articolo 122 del Tfue. Una mossa che per Viktor Orban, legato al veto, equivale ad uno “stupro” del diritto Ue. Tuttavia, secondo quanto riportato da Politico, i funzionari dell’amministrazione del presidente americano Donald Trump, avrebbero esercitato pressioni sui governi europei affinché respingano il piano di utilizzare i beni russi per finanziare l’Ucraina. Tra questi ci sarebbero proprio Italia, Bulgaria, Malta e Repubblica Ceca, unitisi ai dissenzienti.

Ursula, “Pronti a combattere una moderna guerra ibrida”

“È il momento dell’indipendenza dell’Europa”, è stata la risposta della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in plenaria a Strasburgo in vista del summit di domani. Sul rischio di un conflitto non convenzionale la commissaria ha sottolineato come il compito dell’Europa sia quello di conoscere le minacce, affrontarle oltre che “sviluppare e implementare nuove capacità per poter combattere una moderna guerra ibrida”.
E sugli asset russi chiarisce: “La scorsa settimana abbiamo concordato l’immobilizzazione prolungata dei beni russi. Un passo decisivo che invia un forte messaggio politico, che i beni russi rimarranno immobilizzati finché non decideremo diversamente, finché la Russia non porrà fine alla guerra e non risarcirà debitamente l’Ucraina per tutti i danni arrecati”.

Orban: “Putin risponderà con la forza se l’Ue userà gli asset”

Si cerca quindi l’unanimità dei 27, ma al momento sembra molto difficile da raggiungere. Basti pensare alla posizione dell’Ungheria, da sempre contraria. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha incaricato il ministro delle Finanze, nel caso di via libera da parte dell’Ue, di “elaborare un nuovo piano per spostare le riserve valutarie del Paese dal Belgio”, custode di molti asset russi congelati. Orbán ha anche riferito di aver parlato con Mosca: “Putin potrebbe reagire con la forza se l’Ue dovesse usare gli asset russi”. 

L’avvertimento di Fitch a Euroclear

Intanto, l’agenzia Fitch ha avvertito Euroclear di un possibile declassamento del suo attuale rating a causa del possibile utilizzo da parte dell’Ue dei capitali congelati della Banca centrale russa. Sul suo sito, l’agenzia spiega che la mossa riflette i timori di “rischi di liquidità e legali potenzialmente aumentati” se i piani di utilizzare i fondi russi depositati presso Euroclear a favore dell’Ucraina procederanno.

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