Approvato dal consiglio dei Ministri il decreto “antifumo”, l’Italia segue la direttiva UE

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Entro la fine di dicembre sarà vietato fumare in auto con a bordo donne incinte e minori. Il divieto si estenderà con lo stop alle sigarette fuori dagli ospedali e verranno impresse immagini choc sui pacchetti di “bionde” che non saranno più commercializzati nella confezione piccola, da dieci.

Queste le novità del decreto “antifumo” approvato dal Consiglio dei Ministri, in linea con le direttive europee. Un decreto per cui si è battuta con forza il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ieri appena dopo la firma sull’atto approvato dal Governo, ne ha dato immediata notizia su Twitter.
Sarà vietato vendere sigarette elettroniche ai minorenni, come le ricariche di liquido che contengono nicotina e ci saranno maggiori controlli sui distributori automatici con particolare attenzione al sistema che permette di accertare l’età dell’acquirente.
Ai tabaccai che non rispettano le regole sulla vendita verrà sospesa la licenza per tre mesi alla prima violazione, comminata una sanzione pecuniaria o addirittura revocata la licenza in caso di reiterazione del reato amministrativo.

Sui pacchetti di sigarette compariranno frasi scritte in caratteri ben visibili (che occuperanno il 65% della superficie esterna delle confezioni) volte a scoraggiare il consumo di tabacco: «Il fumo può uccidere il bimbo nel grembo materno» o anche «Il fumo uccide, smetti subito».

L’Istat rileva che più del 20% degli adolescenti che frequentano il liceo ammette di fumare e ben oltre il 60% di loro ha dichiarato di acquistare costantemente le sigarette dal tabaccaio. Nel nostro Paese sono oltre 80.000 i decessi annui (6 milioni nel mondo) legati a patologie connesse al consumo di tabacco e sono circa 10 milioni i fumatori. Sempre secondo l’Istituto nazionale di ricerca più dell’80% di fumatori che ha tentato di smettere si è arreso senza centrare l’obiettivo.

Emanuele Bianchi

Emanuele Bianchi

Nasce in Toscana, ma vive da molti anni nella Capitale. Nel 2011 si laurea alla"La Sapienza" in Linguaggi e tecnologie del giornalismo e dell'informazione. Tesi in storia contemporanea, relatrice prof.ssa Simona Colarizi. Pubblicista dal 2006, collabora come cronista per varie testate cartacee occupandosi di sport, inchieste, politica, economia, costume e società. Tifoso viola, appassionato di calcio e di sport motoristici sogna di occuparsi di cronaca sportiva.